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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Germania, ospedale segnala due ulteriori casi di Lassa Misure di sicurezza nel reparto speciale di isolamento delle Malattie Infettive dell'Ospedale Universitario di Düsseldorf

Germania, ospedale segnala due ulteriori casi di Lassa Misure di sicurezza nel reparto speciale di isolamento delle Malattie Infettive dell'Ospedale Universitario di Düsseldorf
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Misure di sicurezza nel reparto speciale di isolamento delle Malattie Infettive dell’Ospedale
Universitario di Düsseldorf. Dopo un decesso, altre due persone in Germania si
sono contagiate da febbre di Lassa. Un infermiere aveva portato il virus in Germania
all’inizio dell’anno. I due sono stati infettati con il virus a fine febbraio quando
avevano partecipato al funerale dei pazienti colpiti dalla febbre di Lassa a Colonia.
Le loro condizioni ora sono stabili, ha riferito il portavoce dell’ospedale universitario
di Düsseldorf. ” Attualmente le loro condizioni non sono critiche”. Un terzo che
è entrato in contatto è sotto osservazione nel reparto di isolamento speciale.
Tutti e tre i pazienti sono stati infettati da un americano morto alla fine di febbraio
a Colonia. L’uomo aveva lavorato in Togo come infermiere dove si era ammalato e rientrando
direttamente a Colonia, è morto poche ore dopo. Solo dopo una settimana dalla sua
morte, si è scoperto che aveva contratto l’infezione con il pericolo virus. Anche
l’Ospedale Universitario di Francoforte attualmente sta trattando un malato di Lassa.
Questo è il primo caso conosciuto in tutto il mondo di infezione al di fuori dell’
Africa. Tutti coloro che sono venuti in contatto con il sanitario deceduto, sono
stati messi in quarantena. Per precauzione, tuttavia, il personale medico e paramedico
e i pazienti dell’ospedale sono stati sottoposti a controlli dal personale dell’Organizzazione
mondiale della Sanità (OMS). Dopo Ebola, in Africa occidentale, torna la febbre
Lassa, malattia emorragica acuta causata da un virus trasmesso dai roditori. La Lassa
fever è stata già descritta negli anni cinquanta, ma il virus è stato identificato
solamente nel 1969, quando due infermiere missionarie morirono di febbre emorragica
nella città di Lassa, in Nigeria. L’80 per cento delle persone che si infettano
con il virus Lassa presentano sintomatologia lieve e a volte senza sintomi ma, nel
restante 20 per cento dei casi, può presentarsi come malattia sistemica grave. L’esordio
della febbre di Lassa è graduale e il periodo di incubazione può arrivare anche
a tre settimane con sintomi iniziali generici. Il peggioramento della patologia si
manifesta con edema al volto e al collo, insufficienza respiratoria , problemi cardiaci,
sanguinamento delle mucose. Il tasso di mortalità è inferiore all’uno per cento,
mentre sale quasi al 20 per cento nei casi non trattati. La miglior cura per la febbre
di Lassa è la prevenzione, specie nell’Africa occidentale dove la malattia è
endemica. L’adozione di norme igieniche che riducono l’accesso dei roditori nelle
case è indispensabile. Secondo le autorita’, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti [1]”, non c’e’ pericolo per la popolazione
perche’ la febbre di Lassa non viene trasmessa attraverso il contatto casuale.