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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 14 MAGGIO 2024

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Gentile a capo di AP, da Calabria rinasce centro moderato Graziano e tanti altri politici commentano la nomina del Sottosegretario a coordinatore nazionale di Alternativa popolare

Gentile a capo di AP, da Calabria rinasce centro moderato Graziano e tanti altri politici commentano la nomina del Sottosegretario a coordinatore nazionale di Alternativa popolare
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COSENZA – La nomina del Sen. Antonio Gentile a coordinatore nazionale di Alternativa Popolare è sicuramente un riconoscimento importante del valore che il centro moderato riformista calabrese rappresenta, non solo nella nostra regione quanto, ormai, nel resto del Paese. E giunge in un momento importante, strategico, delicato per le sorti politiche della nazione che, fra pochi mesi, si appresterà a scegliere la nuova guida di Governo. Con Gentile dalla Calabria ripartono le forze di Centro e del Civismo, quelle che hanno fatto la storia della Repubblica democratica italiana; e questo non può che essere di buon auspicio per una terra che, ora più che mai, cerca e può avere con la prossima legislatura una rappresentanza ancora più autorevole, forte e soprattutto coesa. Senza dubbio, conoscendo il senatore Gentile – al quale porgo le mie personali felicitazioni congiuntamente a quelle del movimento – starà già lavorando in questa direzione.

È questo il commento del Presidente de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, alla notizia della nomina del Sen. Antonio Gentile, sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico, a nuovo coordinatore nazionale di Alternativa Popolare.

Il CCI – ricordiamo – nelle settimane scorse ha stretto, grazie proprio all’interessamento del Sen. Gentile, un patto federativo proprio con Alternativa Popolare, all’epoca presieduto dall’On. Angelino Alfano. Un accordo di programma mirato a rilanciare le forze politiche moderate facendo leva sul movimentismo civico riformista di cui proprio Il Coraggio di Cambiare l’Italia ne incarna i valori.

SOTTOSEGRETARIO BIANCHI: GENTILE SCELTA GIUSTA

“La nomina di Antonio Gentile a coordinatore nazionale di Alternativa Popolare rappresenta,
senza alcun dubbio, un segnale rilevante dell’impegno profuso, a livello politico
e governativo, dai rappresentanti calabresi, a tutti i livelli”.

A dichiararlo, il sottosegretario ai Beni Culturali e deputata di Alternativa Popolare,
Dorina Bianchi.

“Sono convinta – conclude l’esponente politico di AP – che il senatore Gentile
saprà, in un’ottica di costante condivisione, gestire questa tanto delicata quanto
fondamentale fase politica, accelerando il processo delle alleanze nella consapevolezza
di rilanciare, con rinnovato vigore politico, i rilevanti risultati e contributi
ottenuti da Alternativa Popolare nell’attuale esperienza di governo dell’Italia,
con riferimento prioritario a giovani, famiglie e imprese”.

ANTONIO CARIDI, CONSIGLIERE COMUNALE DI TAURIANOVA

Grande soddisfazione per la nomina del Sen. Gentile a Coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e’ stata espressa dal capogruppo nel consiglio comunale di Taurianova, Antonino Caridi, che ha sottolineato come “la nomina non solo rappresenti un giusto riconoscimento al grande lavoro del sen. Gentile volto a ricomporre i tasselli delle aree moderate e centriste che guardano con attenzione e legittima preoccupazione al solco sempre piu’ profondo che oppone gruppi e forze politiche e aree di protesta qualunquista mascherate da spinte di integralismo giustizialista che non riescono a focalizzare su bisogni e attese della societa’ italiana da anni condizionata da scelte dirigistiche e filonordiste espressione di un federalismo settario. La nomina di Gentile – ha sottolineato Caridi- rappresentera’ anche un momento di speranza per le attese dei calabresi ormai da anni frustrate da contraddizioni e defatiganti attese espressione di precise strategie di penalizzazione contro le quali, dalla sua prestigiosa posizione di coordinatore nazionale di Alternativa Popolare potra’ lavorare per favorire alla regione e ai giovani calabresi nuove prospettive di crescita lavorativa, essendo il lavoro il principale strumento di lotta alla ‘ndrangheta”.