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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Gemelline scomparse, trovate tracce di sangue

Gemelline scomparse, trovate tracce di sangue

Gli inquirenti corsi hanno avviato le indagini biologiche

Gemelline scomparse, trovate tracce di sangue

Gli inquirenti corsi hanno avviato le indagini biologiche

 

(ANSA) CAP CORSE – Tracce di sangue sono state trovate durante le ricerche delle due gemelle su alcune rocce a Cap Corse. Niente porta ad affermare che si tratti di sangue umano ma gli inquirenti corsi hanno comunque avviato le indagini biologiche per accertare l’origine del sangue. E’ questo uno degli ulteriori passaggi nelle ricerche delle due gemelle di sei anni avviate due settimane fa dal parquet di Marsiglia che ha ricevuto la denuncia di scomparsa delle bambine da parte della madre Irina Lucidi. Le ricerche sul territorio della Corsica sono sostanzialmente ferme. La polizia locale sta ascoltando alcuni testimoni che asseriscono di aver visto l’Audi di Mattias Schepp il primo febbraio in una zona interna in alta Corsica. Se queste testimonianze saranno confermate come vere, in tutti i casi riportano al tragitto di Schepp che da Propriano ha portato l’uomo a Bastia prima, poi a Macinaggio, passando dalla costa orientale della Corsica. Un tragitto che secondo gli inquirenti era già stato compiuto da Mattias Schepp con sua moglie quando la coppia era ancora felice.

NESSUN INDIZIO, POLIZIE A CONFRONTO Sarebbe sufficiente un solo indizio per dare impulso alle ricerche di Alessia e Lisa, 6 anni, scomparse nel nulla da 15 giorni. Dopo il suicidio di Matthias Schepp, il padre che l’ha rapite il 28 gennaio alla fiducia della madre, le tracce delle due bambine si fermano nella cabina 211 del traghetto ‘Scandola’, partito da Marsiglia il 31 gennaio e arrivato in Corsica, a Propriano, il 1 febbraio alle 6,30. In quella cabina c’erano le tracce biologiche delle bambine, tracce che poi si sono perse lungo il viaggio isterico del padre che in un giorno ha percorso la Corsica per tutta la sua lunghezza per poi andare a morire a 1500 chilometri di distanza, facendo calare un velo nero sulla sorte delle due piccole. Nei prossimi giorni dovrebbero invece esserci i risultati degli esami della polizia scientifica di Genova delle tracce biologiche lasciate da Matthias Schepp nella cabina che ha occupato da solo sul traghetto da Bastia a Tolone. Intanto da Cerignola, dove Schepp ha scelto di suicidarsi, affiorano altri frammenti – nel vero senso della parola – di oggetti appartenuti all’uomo: le chiavi dell’auto e pezzi del navigatore satellitare, dal quale però sarà difficile recuperare dati. Trovato anche il registratore dal quale Schepp non si separava. Il pacchetto postale che lo conteneva è stato intercettato dagli investigatori che ora ascoltano i messaggi incisi dal padre delle bimbe: tutti avrebbero lo stesso tono delle frasi scritte alla moglie sulle cartoline imbucate a Marsiglia. A questa indagine complessa e senza sponde partecipano tre polizie diverse, coordinate dal Parquet di Marsiglia, che si incontreranno per una riunione di coordinamento mercoledì prossimo alle 10. E’ il procuratore capo Jacques Dellest che coordina le polizie di Svizzera, Italia e Francia e che ha in mano le redini dell’inchiesta. Proprio Dellest ha detto che dà “credito alla lettera scritta da Schepp” poco prima di suicidarsi, quella che diceva che aveva ucciso le gemelle. Quindi le bambine sono state uccise e riposano in un luogo dove la madre non potrà mai rivederle. Dove? Se è successo in Corsica, sarà impossibile senza un indizio ritrovarle in questa natura immensa e selvatica che tutto copre. Se è successo in Italia potrebbe aver lasciato i cadaveri ovunque, da Ventimiglia a Cerignola. Non è escluso che l’amore folle per le sue figlie e l’odio che aveva maturato l’abbia portato a non separarsi dai cadaveri fin quando non ce l’ha fatta più e che quindi abbia abbandonato i corpi in Puglia poco prima di suicidarsi sotto il treno a Cerignola. Ma i cani e le analisi sui tessuti dell’auto non hanno trovato tracce fresche delle bambine. Quindi sono tutte ipotesi, tutte supposizioni mal supportate da prove certe. Resta la traccia della fantomatica donna bionda, vista da tre testimoni: una complice? Una amica? Nessuno riesce a fornire un identikit certo di questa donna, nemmeno il testimone di Tomino, un paesino vicino a Macinaggio. Jean Louis è un pensionato che dice di aver visto la donna bionda con Schepp vicino alla macchina ma non sa dire molto di più se non che era nervosa e inquieta. Non è abbastanza. Se questa donna è esistita davvero, le ipotesi sono due: o su richiesta di Schepp ha preso le bambine e le ha portate via con il rischio di essere trovata prima o poi e incriminata per sequestro di minore oppure si è rifiutata di assistere Schepp nel sequestro ed è stata uccisa assieme alle bambine. Quindi i cadaveri da cercare sarebbero tre, e ancora una volta senza una minima traccia né un indizio. E’ un incredibile ‘gioco dell’ ocà dove chi cerca torna sempre al ‘via’. Eppure le ricerche continuano, come dimostra il vertice di stamani alla police nationale per fare il punto della situazione. Anche oggi (ieri, ndr) infatti la police judiciaire e la gendarmerie di Ajaccio ha effettuato ricerche in alcuni pozzi e ruderi nella zona attorno a Macinaggio, ma senza successo. Se va avanti così, le ricerche diminuiranno d’intensità fino a cessare. A quel punto, la natura della Corsica avrà più di un segreto da custodire.

redazione@approdonews.it