Fumata nera a Taurianova: Fabio Scionti è padrone assoluto! I due assessori non saranno nominati e tutto resta in un gattopardesco tirare a campare
Molto rumore per nulla, come il titolo di una commedia di William Shakespeare.
Alla fine Fabio Scionti resta nelle sue posizioni, non nominerà nessun altro assessore e “tirerà a campare” fino alla scadenza del suo mandato che terminerà nella primavera del 2021. Il quadro è chiarissimo, Scionti non si vuole più ricandidare a sindaco, resterà al timone finché lo lasceranno per poi rientrare nei ranghi della sua vita. Una cosa è certa, sarà uno dei sindaci che la storia di Taurianova ha avuto il quale sarà dimenticato presto e, crediamo anche molto in fretta, il tempo nel suo caso sarà molto crudele. Perché se avesse voluto ricandidarsi avrebbe agito diversamente con un’azione più coesa e più costruttiva, facendo così “annienta”, o magari (forse) pensa ignaro che non esiste la democrazia e sarà eletto come i tribuni per acclamazione della plebe. Vedremo, anche se alternative non ne vediamo (ed ecco gli strani movimenti di Fausto Siclari per una sua candidatura post Scionti).
Ieri sera c’è stata una riunione di maggioranza, dopo alcuni rinvii, tutti quanti si aspettavano chissà quali novità eclatanti, ma la “solfa” è stata sempre la stessa. C’è chi come il Partito Democratico oramai ridotto al lumicino come presenza di consiglieri comunali, la sola Mesa Gerace è diventata una sorta di “multitasking” da consigliere comunale a coordinatore cittadino per poi passare anche per capogruppo, oramai è l’unico capo di un gruppo formato da una sola persona, visto pure che Carmela Patrizio, l’ex vicesindaco e fedelissima (solo) a Scionti, non c’entra nulla con il Pd né vuole c’entrare.
Ovviamente non sono mancati il volare degli stracci e le tensioni, come quelle tra il sindaco e il suo assessore Raffaele Loprete che ha abbandonato la riunione, ma si sa, le deleghe le delibera Scionti e non Topo Gigio, quindi gli assessori solo un sindaco li può nominare, così come può revocarli. Il Pd, si dice, resta l’unico componente della maggioranza che crede ancora nelle favole, ovvero che nella maggioranza politica non sia cambiato nulla e che il secondo assessore gli tocca di diritto. Come la principessa sul pisello che aspetta il principe azzurro, ma lui si fa negare sempre al telefono e non arriva mai in quanto il cavallo è zoppo e la macchina è senza assicurazione né carburante. Aspettando Godot è il titolo delle speranze del Pd a vedersi nominare un secondo assessore. Crediamo, ma non azzardiamo, che già è tanto, dopo quello che è accaduto da Luglio (col bene che ti voglio vedrai non finirà) che ancora Scionti mantenga l’unico assessore del Pd in “vita”, già è tanto, ma tanto…tanto! Ora il Pd farà la sua solita riunione e magari diranno che così non va bene e mercoledì dopo il loro incontro, sapremo cosa avranno deciso se sfiduciare Scionti o restare così come sono fino alla fine accettando le decisioni del primo cittadino. Non ci sorprenderemo se, dopo la riunione di martedì sera, visto che hanno un solo consigliere comunale, oltre all’assessorato a Scionti, chiederanno un sottosegretario al premier Giuseppe Conte. Tutto è possibile!
L’altro richiedente asilo, ops, assessorato è Nino il Moro alias Antonino Caridi che secondo me si rivelerà il più furbo di tutti. Accetterà il rifiuto, non batterà ciglio e terrà fede agli accordi fatti in Consiglio regionale all’epoca per restare in maggioranza almeno fino alle imminenti elezioni regionali. Si farà la sua campagna elettorale chiedendo voti per il suo referente Giovanni Arruzzolo, dato che ha (ri)avuto la delega alla manutenzione, una mano lava l’altra e due lavano il viso ed è così che la “faccia è lavata”! Il dopo ci preoccupa…
Cosa resta del passato? Non una cinquecento blu, ma dei rimasugli, ovvero Rocco Sposato che dopo l’ennesimo indirizzo di affidamento ai professionisti con il MePA non sosterrà più la maggioranza (definitivamente), ma non sarà tra quelli di un’eventuale raccolta firma per la sfiducia. Poi c’è Daniele Prestileo che dopo tante peripezie ha fatto il suo ingresso in Consiglio restando nella maggioranza e senza rivendicare assessorati, poteva farlo benissimo in quanto rientrando nella “teoria del ricatto”, essendo uno dei nove, niente glielo impediva, ma non ha voluto nulla se non una “spinta propulsiva” di rilancio dell’azione amministrativa che, ahimè, non c’è stata, non ancora. Anche se abbiamo sempre detto che se Scionti avesse nominato l’assessore a Caridi, Prestileo avrebbe abbandonato la maggioranza in quanto ha sempre asserito che chi ha combattuto dall’altra parte nell’ultima campagna elettorale, non era giusto stare al suo fianco come amministratore. Ma credo che qualche mal di pancia l’avrebbe avuto anche nell’eventuale nomina al Pd. Forse peggio di Caridi, per come è stato trattato.
Bene amici cari, siccome Scionti non nominerà nessuno e si andrà avanti fino alla fine con tre assessori più due dello Staff (porcata morale), cosa faranno i nostri “eroi”? chi avrà il coraggio, e se ce l’avrà (ma ne dubito) a rovesciare dal trono Fabio Scionti da sindaco della città? Il Pd o Caridi, o nessuno dei due? La seconda che hai detto!