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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Francia, sigaretta elettronica: un’indagine dell’antitrust transalpina rivela “molte anomalie” La campagna di audit della DGCCRF trova una non-conformità del 90% dei liquidi raccolti e la quasi totalità delle ricariche

Francia, sigaretta elettronica: un’indagine dell’antitrust transalpina rivela “molte anomalie” La campagna di audit della DGCCRF trova una non-conformità del 90% dei liquidi raccolti e la quasi totalità delle ricariche
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La direzione generale della concorrenza, consumo e repressione delle frodi (DGCCRF)
avrebbe scoperto “molte anomalie” sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, secondo
i risultati dei test pubblicati martedì. Nel 2014 la campagna di audit effettuata
dall’antitrust transalpina avrebbe rivelato la non conformità del 90% dei liquidi
raccolti e di quasi tutte le ricariche, secondo un comunicato stampa della stessa
DGCCRF. Per quanto riguarda le ricariche liquide, questi test hanno indicato “molte
anomalie dell’etichettatura” così come “prodotti non conformi e/o pericolosi”.Sono
state 110 le analisi chimiche sui liquidi e come detto, la DGCCRF avrebbe scoperto
che il 90% dei prodotti nono son conformi: “l’etichetta non corrisponde alla composizione
del prodotto analizzato”, come per esempio la presenza o il tasso di nicotina. Inoltre,
il 6% di questi prodotti sono stati ritenuti «pericolosi» per motivi di mancanza
di un’etichettatura di pericolo o di mancanza di chiusura per la sicurezza dei bambini.
Per i caricatori, sono stati testati 14 modelli, “13 sono stati dichiarati non conformi,
mentre 9 addirittura pericolosi a causa del rischio di scosse elettriche legate alla
mancanza di isolamento”, ha aggiunto la DGCCRF. Queste gravi carenze hanno consentito
in Francia “più di 1.300 sequestri di prodotti” pericolosi e “più di 56.000 ritiri
o richiami dal commercio”. Allo stesso tempo sono state effettuate numerose procedure
contenziose. La DGCCRF ha dichiarato di essere “in costante contatto con i professionisti
del settore (produttori, importatori, distributori, Tabaccherie, ecc.) affinché
rispettino maggiormente le normative”. Ed ha annunciato che “continuerà le indagini
volte a controllare questo settore di attività”. Si tratta, quindi, per Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di una delle prime e più
significative attività di controllo istituzionale in Europa sulla delicata questione
della commercializzazione delle sigarette elettroniche che, com’è noto, resta
un settore merceologico che ha presentato e che presenta degli aspetti deficitari
anche per ciò che concerne gli interrogativi sugli effetti a medio e lungo termine
sulla salute dei consumatori.Ovviamente, auspichiamo che anche le autorità italiane
ed europee si prodighino in verifiche analoghe per sciogliere ogni possibile riserva
sui rischi per gli utilizzatori.