Abbiamo appreso dal giornale che l’onorevole Occhiuto, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia in Calabria, è stato invitato come relatore ieri a Gioia Tauro
in un convegno promosso dall’amministrazione comunale a sostegno del no al prossimo referendum sulla costituzione.
Come gruppo di Forza Italia nel consiglio comunale cittadino siamo dispiaciuti di non essere stati invitati all’iniziativa e prendiamo atto dell’ennesima caduta di stile di questa amministrazione, che a parole predica apertura e dialogo, ma nei fatti sa lanciare solo ultimatum e offese.
Ricordiamo tutti l’intervista pubblica all’indomani dell’elezioni comunali con cui Peda ha preso le distanze da Forza Italia e a suo dire dai vecchi partiti ammuffiti del passato, nonostante i 1000 e più voti
che avevano reso il partito di centrodestra capolista all’interno della coalizione, molto più recente invece è la “scomunica” lanciata sempre attraverso i media contro 7 dei suoi 10 consiglieri per avergli questi ultimi chiesto
le ragioni sull’immobilismo della giunta che non deliberava da un mese per i contrasti interni tra i suoi assessori e risposte certe sull’identità politica dell’esecutivo, visto che Pedá ha boicottato la lista di centro destra nelle ultime elezioni
della città metropolitana per sostenere quella del partito comunista italiano. Possiamo immaginare che la stima che lega il nostro sindaco all’onorevole Occhiuto e la tanto agognata apertura al confronto siano state le uniche ragioni per di indurlo a invitare il futuro candidato alla carica di governatore regionale a Gioia Tauro, ma nel dubbio ci farebbe piacere sapere da Pedá: dopo Roosevelt, il New deal, la sbandata per il pci di Tripodi e la confusione sul voto del referendum che porta il sindaco a vestire i panni di promotore dei comitati per il SÌ la mattina e quelli per il NO la sera, dove ancora lo porterá?

Consigliere comunale Salvatore Alessandro Cavallaro