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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Fondi Europei Regione, Morra, “Al peggio non c’è mai fine” "La Regione Calabria ha presentato due distinte domande di pagamento, l’8 giugno ed il 28 luglio del 2021. Tuttavia la Commissione Europea, che si occupa di verificare la legalità e la regolarità delle spese inviate a rendicontazione, ha trovato delle irregolarità: per questo, in data 8 agosto, ha comunicato alla Regione Calabria che il pagamento di queste domande è stato interrotto!"

Fondi Europei Regione, Morra, “Al peggio non c’è mai fine” "La Regione Calabria ha presentato due distinte domande di pagamento, l’8 giugno ed il 28 luglio del 2021. Tuttavia la Commissione Europea, che si occupa di verificare la legalità e la regolarità delle spese inviate a rendicontazione, ha trovato delle irregolarità: per questo, in data 8 agosto, ha comunicato alla Regione Calabria che il pagamento di queste domande è stato interrotto!"

In Calabria è emersa una situazione su cui vorrei invitare tutti alla riflessione: l’Unione Europea ha rilevato irregolarità nella gestione dei fondi europei – ipotizzando che sia l’intero sistema di gestione e controllo della spesa pubblica a dover essere seriamente attenzionato perché irregolare! – ed ha bloccato i pagamenti per alcuni progetti già finanziati dalla regione Calabria, mettendo a rischio l’intero POR, Programma Operativo Regionale.
La decisione dell’Unione è stata notificata anche al Governo italiano, volendo fare comprendere la gravità della situazione.
Le irregolarità che hanno bloccato le due domande di pagamenti riguardano il Fondo Sociale Europeo, il programma che sostiene la formazione, il lavoro e il sostegno alle politiche scolastiche.
Il sistema della spesa pubblica dei fondi europei funziona a rendicontazione, per cui dopo la pubblicazione del bando, la partecipazione dei beneficiari (siano essi aziende, singoli o enti pubblici) e le graduatorie, i beneficiari chiedono alla Regione di liquidare le loro spese: gli uffici della Cittadella verificano che sia tutto coerente, liquidano la spesa e chiedono poi a Bruxelles di rimborsare le spese sostenute tramite delle domande di pagamento.
Questo è quanto successo anche in questa occasione: la Regione Calabria ha presentato due distinte domande di pagamento, l’8 giugno ed il 28 luglio del 2021. Tuttavia la Commissione Europea, che si occupa di verificare la legalità e la regolarità delle spese inviate a rendicontazione, ha trovato delle irregolarità: per questo, in data 8 agosto, ha comunicato alla Regione Calabria che il pagamento di queste domande è stato interrotto!
L’interruzione, spiega la Commissione, è “una misura precauzionale relativa ad una spesa irregolare legata ad una domanda di pagamento. Se le autorità regionali riescono a dare risposta entro sei mesi alle irregolarità riscontrate, l’interruzione viene rimossa e i pagamenti riprendono. Se le autorità regionali non riescono a dare risposte, i pagamenti vengono sospesi per un periodo indefinito finché non vengono messi in atto i dovuti correttivi”.
La Commissione sostiene che alcuni pagamenti non sono supportati dalla necessaria documentazione.
Questo vuol dire che se ci sono errori finanziari, problemi nella gestione, criticità amministrative, la Commissione Europea può decidere di non rimborsare quella spesa, creando così un buco nelle casse regionali. Ma, soprattutto, vuol dire che in Calabria non si sanno spendere fondi pubblici attenendosi a quanto prescritto dal normativa vigente!
Se a governare la macchina amministrativa sono persone le cui competenze sono inadeguate, perché magari sono entrate in ruolo attraverso sanatorie e stabilizzazioni e non attraverso rigorose prove selettive, non ci si deve stupire.
Ricordo a tutti che la regione Calabria era fra quelle che riusciva a spendere pochissimo dei fondi europei ottenuti.
Al peggio non c’è mai fine.