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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Fini: «Resto presidente della Camera per tutto il resto della legislatura»

Fini: «Resto presidente della Camera per tutto il resto della legislatura»

Il leader Fli: «Spero che duri altri tre anni. Ma in caso di crisi di governo la parola passa al Capo dello Stato»

Fini: «Resto presidente della Camera per tutto il resto della legislatura»

Il leader Fli: «Spero che duri altri tre anni. Ma in caso di crisi di governo la parola passa al Capo dello Stato»

 

MILANO – «Resterò presidente della Camera per tutta la legislatura». Ancora per quanto tempo, cioè? «Questo nessuno lo sa. Io spero per tre anni. Andare a votare adesso sarebbe da irresponsabili». Gianfranco Fini, ospite del TgLa7 di Enrico Mentana, respinge al mittente le richieste di dimissioni avanzate da Bossi e Berlusconi. Però fa una previsione sulle prossime mosse del premier e del ministro per le Riforme: «Non saliranno al Colle per chiedere le mie dimissioni, perché altrimenti dimostrerebbero di essere analfabeti del diritto costituzionale. Prevedo invece che Berlusconi e Bossi parleranno con Napolitano della situazione politica. E questo mi sembra naturale e doveroso». Ha mai pensato di lasciare la sua carica dopo la rottura nel Pdl?«No, non mi dimetto, a meno che non mi si dimostri di essere venuto meno ai miei doveri. I poteri nella nostra Costituzione sono ben definiti e ben separati tra loro. La Camera non è una dependance di Palazzo Chigi». 

IL PDL NON ESISTE PIU’ – Ma dopo tutto quello che è successo nelle ultime settimane, si sente ancora un esponente della maggioranza? «Ho parlato chiaramente a Mirabello. Credo che la maggioranza possa fare di più. Credo che il Pdl, che non esiste più, debba recuperare lo spirito originario. Ma io mi sento sempre all’interno del centrodestra». Il futuro? «Fli sosterrà i punti presentati da Berlusconi, ma ovviamente chiederà di contribuire a scrivere quei punti in modo che non si determinino dei danni per la collettività». È evidente la ruggine, osserva il conduttore Mentana, tra lei e Berlusconi: cosa direbbe agli elettori del centrodestra che la contestano? «Molti mi dicono di andare avanti. In ogni caso, la verità è che io sono stato espulso dal Pdl. E sto aspettando ancora di conoscerne le ragioni. Quando mi si chiede se tornerei indietro rispondo che non posso. Il Pdl non c’è più, per questo ho parlato di Forza Italia allargata. Io, pur essendone cofondatore, come è scritto in tutti gli atti, in due ore sono stato espulso senza essere nemmeno ascoltato. Allora, non si torna in quello che non c’è più, si va avanti e si fa altro».

PROGRAMMA DI GOVERNO – Se alla fine si arrivasse a una crisi di governo? «La Costituzione la conoscono tutti. In quel caso la parola passa al Capo dello Stato. Ma Futuro e Libertà vuole che la legislatura vada avanti, per rispettare il programma». E in caso di elezioni? «Chi attualmente governa si deve rendere conto che non deve cercare il consenso, ma deve governare, perché una campagna elettorale non è quello che serve all’Italia. Detto questo, se qualcuno è così irresponsabile da volere le elezioni, Fli non si tira indietro: siamo prontissimi».

CASA DI MONTECARLO – A proposito della vicenda dell’abitazione di Montecarlo, Fini assicura: «Io non ho nulla da temere e nulla da nascondere. Quando tutto sarà chiarito ci sarà da ridere. Poiché è stata aperta dalla procura di Roma un indagine della procura contro ignoti su esposto di due esponenti politici attendo serenamente che la magistratura accerti quel che accaduto. Dopo di che chi per più di un mese ha insinuato e calunniato ne risponderà in tribunale». Il presidente della Camera torna a denunciare la «lapidazione» mediatica di cui è stato fatto oggetto. Ribadendo di «non essere mai stato lì» e chiedendo a chi dice il contrario di dimostrarlo, Fini afferma che nella nota diffusa ad agosto «ho scritto quello che sapevo, non ho altro da aggiungere».

ACCUSE RISIBILI – Una domanda che rivolgerebbe al presidente del Consiglio? «Crede davvero di poter dire di guidare un grande partito liberale, plurale, democratico, di massa, espellendo in due ore il cofondatore con accuse risibili? Questa è la mia domanda – sottolinea Fini – ma tanto non risponderà».