Di Domenico Caruso
Con l’intronizzazione della sacra effigie di S. Martino, patrono del nostro omonimo paese, seguita dalla Santa Messa presieduta dal Vescovo Francesco Milito, hanno avuto inizio alle ore 18,15 di ieri i riti religiosi in onore del Grande Taumaturgo.
Alle ore 19,30, in piazza, vi è stato il tradizionale “ballu du ciùcciu”.
Sabato 10 novembre, alle ore 7,30, i colpi di mortaio annunceranno la vigilia dei festeggiamenti che culmineranno il giorno successivo, allorquando oltre agli spari e ai riti sacri sfilerà con la processione il complesso bandistico Città di Polistena.
Altre manifestazioni teatrali e musicali allieteranno le due giornate.
Per l’occasione ho il piacere di segnalare l’Inno del Santo che viene eseguito anche in diverse località italiane che portano il nome di S. Martino.
Inno di S. Martino
(Testo di Domenico Caruso
Musica di Oronzo Talenti)
I Strofa:
O glorioso San Martino,
nostro grande Protettore,
questo popol sempre chino
rende grazie al Redentore.
Ritornello:
Ebbe esso tanti mèriti
d’aver Te per avvocato,
tra gli assalti impertèrriti
dei nemici ch’hai assediato.
La Tua grande carità
Ti spogliò del Tuo mantello,
per coprir la nudità
d’un cencioso poverello.
II Strofa:
I miracoli son grandi
e prodigi d’ogni sorta,
nei pericoli s’accresce
la fiducia di Tua scorta.
Ritornello:
Ti preghiamo, San Martino,
ad assisterci ogni istante
e con petto adamantino
vola in mezzo a noi festante.
Ed un dì ci unirem
a cantar con Te nel Cielo
le tue glorie al Redentor
che godremo senza velo.
Finalino:
O San Martino,
nostro Patrono,
sia gloria a Te…