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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Federica Dieni (M5S) contraria alla riforma della P. A. La deputata del Movimento 5 Stelle: «Riforma sfregerà il volto dell’Amministrazione pubblica»

Federica Dieni (M5S) contraria alla riforma della P. A. La deputata del Movimento 5 Stelle: «Riforma sfregerà il volto dell’Amministrazione pubblica»
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“Contestiamo alla radice quella che è, nei fatti, una delega in bianco al Governo per una riforma profonda e devastante che sfregerà il volto della Pubblica Amministrazione per i prossimi anni.” Con questi argomenti la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni della commissione Affari Costituzionali contesta a Radio Anch’io il ddl di riforma ora approdato a Montecitorio.
Spiega la parlamentare: “Il nostro no a questo disegno di legge tocca tanto questioni di metodo quanto problematiche di merito. Il metodo anzitutto è assolutamente inadeguato: si tratta di una delega estesa a materie che vanno dalla cittadinanza digitale al silenzio assenso, dalla riforma della dirigenza al Corpo Forestale. Il tutto è contenuto in un testo che si riduce a pochi principi che demandano ai decreti del Governo dare forma a interventi che potranno incidere in profondità sugli assetti della Pubblica Amministrazione, toccando limiti ed equilibri costituzionalmente rilevanti.”
“Anche guardando al merito – continua la deputata – questa riforma si compone di un puzzle di misure che mostrano in filigrana un’unica logica: quella di sottoporre l’amministrazione alla politica e al Governo. Basti guardare all’abolizione della figura dei segretari comunali, presidio di legalità negli enti locali, o alla sottoposizione della dirigenza al capriccio dell’esecutivo. Il disegno accentratore di Matteo Renzi, complice il ministro Madia, tocca, con questo ddl, delle profondità che ora non è possibile preventivare, ma che si riducono nell’ulteriore spoliazione delle prerogative del Parlamento. Spero che la Camera, in un sussulto di dignità, possa bloccare questo ennesimo scempio ed evitare che la Pubblica Amministrazione perda il carattere di terzietà e d’indipendenza nei confronti del potente di turno.”