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Ex Calabresi nel Mondo: “Candidati blindati, stipendi dimenticati”

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“Ormai siamo di fronte ad un dato certo: il presidente della Regione Mario Oliverio
calpesta il fondamentale diritto alla retribuzione dei lavoratori, l’assessore
alle partecipate Antonio Viscomi blinda la sua candidatura al parlamento ma non provvede
a far blindare gli stipendi di chi ha lavorato dignitosamente, il dirigente del dipartimento
lavoro, Fortunato Varone, batte il record di Quinto Fabio Massimo e ‘temporeggia’
in perpetuum non firmando il decreto di liquidazione della Fondazione dei Calabresi
nel Mondo. A questi si aggiunge Gaetano Pignanelli, braccio destro del governatore
Oliverio, il quale, con indifferenza totale, non dà alcuna risposta esaustiva alle
sacrosante esigenze degli ex lavoratori dei Calabresi nel Mondo”. E’ quanto affermano
una delegazione di ex lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel Mondo che lamentano
il mancato pagamento delle mensilità risalenti al 2104. “La Regione Calabria –
aggiungono – ha provveduto a liquidare, pur in presenza di vicende giudiziarie, la
Fondazione Calabria Etica, riteniamo giustamente in quanto il diritto alla retribuzione
dei lavoratori va sempre tutelato, ma non la Fondazione dei Calabresi nel Mondo come,
invece, avrebbe dovuto fare in seguito ad una sentenza del tribunale di Catanzaro
del 12 giugno 2017. A questo punto il dirigente Fortunato Varone faccia chiarezza
sul suo operato. Ripetiamo ancora una volta: se ci sono anomalie nei progetti il
burocrate regionale li esponga a chi di competenza, altrimenti agisca diversamente.
Ha l’età giusta per sapere cosa vuol fare da grande. Siamo professionisti che
abbiamo messo le nostre professionalità al servizio della Fondazione dei Calabresi
nel Mondo e non dirigenti super pagati. Per tali regioni pretendiamo i nostri stipendi
risalenti al 2014 che attendiamo da oltre tre anni. La Regione Calabria pensi a blindare
anche le nostre spettanze, non solo le candidature alle politiche”.

“Intanto – proseguono gli ex Calabresi nel Mondo – il consiglio regionale, dietro
la regia del governatore Oliverio, istituisce l’ArtCal, l’Autorità regionale
trasporti della Calabria, con una spesa di quasi un milione di euro per le competenze
del presidente e di ben sei consulenti esterni che dovrebbero coadiuvarlo. La considerazione
nasce spontanea: i soldi mancano solo per gli ex lavoratori dei Calabresi nel Mondo?
Siamo basiti ma rimane in noi una ferma convinzione: non esiste limite alla vergogna.
Le istituzioni diano esempio di legalità e correttezza e si squarci questa omertà
inquietante sui Calabresi nel Mondo”.