Evasione dal carcere minorile di Milano, si costituisce uno dei 5 in fuga
redazione | Il 27, Dic 2022
MILANO (ITALPRESS) – Uno dei sette evasi ieri sera dal carcere minorile Beccaria di Milano è rientrato nell’istituto penitenziario. Secondo il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), sarebbero stati gli stessi familiari del fuggitivo a convincerlo a costituirsi. Due degli evasi erano stati bloccati subito dopo la fuga. Continuano le ricerche degli altri 4 evasi.
“Il Beccaria era un carcere modello – scrive su facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala – Lo era nel passato, in un passato ormai remoto. Da quasi vent’anni non c’è un Direttore, e ce la si è cavata con dei “facente funzione”. Da una quindicina d’anni ci sono lavori in corso, che non finiscono mai. Questa è la situazione. Chi si vuole scandalizzare per l’accaduto è libero di farlo. Ma la realtà va guardata in faccia”. “Io il Beccaria lo conosco bene – aggiunge -. L’ultima mia visita risale a poco tempo fa, per la precisione a settembre. E comunque più volte ci sono stato insieme a Don Gino Rigoldi. Sempre insieme a lui abbiamo fatto continui richiami ai Governi che si sono succeduti per mettere mano a questo problema ormai fin troppo evidente.Perché non c’è proprio più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di ‘sconcerto'”, aggiunge Sala.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
“Il Beccaria era un carcere modello – scrive su facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala – Lo era nel passato, in un passato ormai remoto. Da quasi vent’anni non c’è un Direttore, e ce la si è cavata con dei “facente funzione”. Da una quindicina d’anni ci sono lavori in corso, che non finiscono mai. Questa è la situazione. Chi si vuole scandalizzare per l’accaduto è libero di farlo. Ma la realtà va guardata in faccia”. “Io il Beccaria lo conosco bene – aggiunge -. L’ultima mia visita risale a poco tempo fa, per la precisione a settembre. E comunque più volte ci sono stato insieme a Don Gino Rigoldi. Sempre insieme a lui abbiamo fatto continui richiami ai Governi che si sono succeduti per mettere mano a questo problema ormai fin troppo evidente.Perché non c’è proprio più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di ‘sconcerto'”, aggiunge Sala.
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