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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Eutanasia. Frank Van Den Bleeken, l’ergastolano internato in una prigione da quasi 30 anni per vari reati sessuali non può morire Il Governo belga fa dietrofront e nega l'eutanasia all'uomo

Eutanasia. Frank Van Den Bleeken, l’ergastolano internato in una prigione da quasi 30 anni per vari reati sessuali non può morire Il Governo belga fa dietrofront e nega l'eutanasia all'uomo
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La richiesta era stata in un primo tempo accolta, tanto che la data della morte era
stata fissata per l’11 gennaio nella prigione di Bruges. Oggi il Governo belga fa
retromarcia e, sulla base di un parere medico, ha negato l’assistenza al suicidio
assistito avanzata da un ergastolano sulla cinquantina, in carcere da 26 anni per
una serie di condanne per stupro e omicidio. L’uomo sarà ora trasferito in un centro
di Gand specializzato nel trattamento di persone affette da gravi turbe psichiche.
Il detenuto, non in grado di resistere alle sue pulsioni e che si considera lui stesso
un pericolo per la società, non desidera essere rimesso in libertà. Ritiene però
disumane le condizioni della sua carcerazione. Aveva quindi in un primo tempo chiesto
di essere spostato in Olanda e solo dopo la risposta negativa si era deciso a chiedere
la morte. Il Belgio è stato più volte condannato dalla Corte europea dei diritti
dell’Uomo per le sue carenze nella presa a carico degli internati con gravi problemi
psichici. La decisione con cui i giudici avevano di fatto sancito l’eutanasia, era
stata duramente criticata per la preoccupazione che molte vite sarebbero state giudicate
come non meritevoli di essere vissute. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti [1]”, il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di
un individuo è un altro modo di dare la morte. Ci sono momenti nella storia in cui
alcune società sono talmente erose dall’interno che si ritrovano inerti davanti
all’assurdità, alla violenza, al crimine. Queste società sono capaci di affermare
che donare la morte anche se per compassione non è uccidere, o che la vita umana
che è stata distrutta non era davvero vita, o che non era davvero umana. E’ lo stesso
argomento usato da Hitler per uccidere gli handicappati ben prima della guerra.