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E!State Liberi: “Le città invisibili – cantiere urbano della legalità”

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Per il secondo anno consecutivo, la rete di Libera ripropone nel centro
cittadino i campi di impegno e formazione sui beni comuni e confiscati alle
mafie, il cui fine ultimo è quello di creare una cultura condivisa, basata sulla
legalità democratica e sulla giustizia sociale.

“Le città invisibili – cantiere urbano della legalità” è il primo campo di “E!State
Liberi 2016”, attualmente in corso di svolgimento presso i locali dell’ex
bowling di Gioacchino Campolo, affidati all’Arci. Sino a domenica 10 luglio, i
giovani partecipanti – provenienti da ogni parte d’Italia – saranno impegnati in
attività di riqualificazione ed allestimento del bene, così da poterlo finalmente
restituire alla collettività, come centro di aggregazione giovanile. Durante le
ore pomeridiane, invece, si dedicheranno ad attività formative e laboratoriali
ed avranno modo – tra l’altro – di confrontarsi con vittime del racket, familiari
delle vittime di ‘ndrangheta, associazioni locali, sui temi della memoria, della
resistenza, del riutilizzo sociale dei beni confiscati, del gioco responsabile. Ma
non è tutto, poiché i volontari avranno anche la possibilità di esplorare il
territorio e di viverlo più da vicino, così da poter entrare in contatto con il
“bello” che la città di Reggio Calabria offre. Sono previste, infatti, visite
guidate al Museo Nazionale della Magna Grecia ed al Palazzo della Cultura
“Pasquino Crupi”.
Nei giorni appena trascorsi, i volontari si sono sentiti osservati stranamente
dai cittadini, come fossero degli “extraterrestri”. Ed ecco perché, la rete di
Libera coglie l’occasione per ribadire ai cittadini tutti, che i campi di
formazione sui beni confiscati, sono APERTI e che quindi, tutti possono
contribuire – anche per poche ore al giorno ­ alla valorizzazione di una risorsa
strappata alla criminalità organizzata, che rappresenta una fonte di ricchezza
unica per la collettività. Il recupero e la riqualificazione dei beni confiscati
oltreché la partecipazione alle attività didattico­formative legate alle tematiche
del contrasto alla ‘ndrangheta, rappresentano un’opportunità di crescita per
società civile ed uno strumento di partenza per l’affermazione dello status di
cittadini attivi e socialmente responsabili.

Solo attraverso una trasformazione dello straordinario in ordinario ed una
partecipazione allargata, sarà possibile riscattarsi e liberare questa terra dalle
logiche del condizionamento mafioso, della violenza e delle estorsioni.
L’esperienza del campo ARCI, proseguirà dall’11 al 18 luglio e sono ancora
disponibili posti letto per chi intende alloggiare nella palestra scolastica
dell’I.T.T. “Panella­Vallauri”, adibito ad ostello per l’occasione. Per ulteriori
informazioni di dettaglio e modalità di iscrizione ai campi, è possibile
consultare il sito nazionale di Libera (www.libera.it/estateliberi) oppure
inviare una mail al locale coordinamento, all’indirizzo:
reggiocalabria@libera.it