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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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“Emergenza rifiuti testimonianza di una mancata pianificazione” Comunicato emergenza rifiuti Rosy Perrone e Domenico Giordano

“Emergenza rifiuti testimonianza di una mancata pianificazione” Comunicato emergenza rifiuti Rosy Perrone e Domenico Giordano
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“Già nel 2018 l’ex Presidente della regione Mario Oliverio e il suo
Assessore all’Ambiente Rizzo, avevano indicato a Reggio Calabria di
ultimare l’ATO (Ambito territoriale ottimale dei rifiuti), già in
ritardo rispetto agli altri ambiti già costituiti e quindi, di
designare una discarica, tale da renderla operativa in breve tempo, in
virtù del passaggio di competenze che sarebbe dovuto concludersi allo
scadere dell’anno solare 2018. A quasi 2 anni di distanza, siamo di
fronte alla totale debacle, all’incapacità di chi ha e si è preso
carico di un settore così importante, di affrontare per tempo, e
risolvere il problema che ha radici non certo recenti. Da oggi
dovrebbe partire l’assemblaggio in ecoballe e la raccolta ordinaria ma
la situazione in città ha valori di criticità altissimi.
Una mancata pianificazione ed un’inesistente lungimiranza progettuale
hanno gettato nel baratro una situazione rifiuti divenuta emergenza.
La cittadinanza dopo aver vissuto il dramma sanitario del Covid-19, di
certo non immaginava di trovarsi a far fronte ad una nuova sfida di
carattere socio-sanitario.
Non solo per una questione di decoro urbano, ma le montagne di rifiuti
che per settimane hanno invaso la città, hanno creato disagi dal punto
di vista ambientale e sociale. Infatti la scelta di trasferire dopo la
raccolta, 3000 ecoballe nell’impianto di Sambatello è risultata essere
una soluzione presa in emergenza, ma che impensierisce un intero
territorio che sa bene quanto il momentaneo, alle nostre latitudini,
rischi di diventare facilmente definitivo. Il comitato costituito
dalla comunità della vallata del Gallico infatti si sta opponendo con
una protesta pacifica, ad un eventuale trasferimento ‘fuori regime’
all’impianto di Sambatello appunto.
La mancata o improvvisata programmazione rispetto ad un tema delicato
qual è la raccolta e lo smaltimento rifiuti, e l’individuazione di
siti idonei, ha creato un’impasse che, sostiene il comitato di
Sambatello, non è giusto che si riversi sulla comunità dell’intera
vallata.
Molte sono le preoccupazioni dei residenti, perché l’area in cui si
trova l’impianto, soffre problematiche di natura idro-geologica
considerato che si trova all’interno di una conca faunistica, su un
terreno di natura torrentizia con le falde acquifere alla profondità
di 7-8 metri. Ma pur auspicando che il comitato di Sambatello
responsabilmente accetti, stante l’emergenza assoluta, quanto proposto
oggi, conclusa l’emergenza, che speriamo possa risolversi nel più
breve tempo possibile, noi vogliamo capire quale saranno le strategie
che si mettono da oggi in campo. L’Ato agirà come tale? Il Comune e
la Città Metropolitana si stanno dotando di un piano rifiuti? Le
discariche pubbliche saranno attivate immediatamente? I lavoratori
dipendenti del settore rifiuti potranno avere i loro stipendi o
dovranno continuare a lottare per il diritto alla retribuzione? Ci
sarà una metropoli pulita e decorosa o dovremo assistere ad una nuova
emergenza in piena estate? Perché non è concepibile vedere Reggio
Calabria e il suo territorio in queste misere condizioni. Cittadini
senza diritti di cittadinanza, una città metropolitana che da
bomboniera è divenuta una pattumiera, e la sua vocazione turistica e
non solo, è stata mortificata da una miope visione e da
un’inadeguatezza cronica, ma, come in più occasioni sottolineato, la
Cisl non starà con le mani in mano. Pronti ad azioni di protesta
sempre nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19. Scenderemo
in piazza e coinvolgeremo tutte le forze civiche di questa città,
perché l’emergenza rifiuti è un fardello che riguarda tutti.
Ci impegneremo, inoltre, affinché chi ha la responsabilità del governo
della res publica tramuti i rifiuti da fardello ad opportunità per la
creazione di un’economia circolare che valorizzi il valore del
territorio ed il lavoro in un settore chiave come l’ ambiente. Oggi
purtroppo si può solo constatare che non esiste un programma ambiente
e che purtroppo ancora la questione rifiuti in riva allo Stretto, è
più incombente di quando – ben sei anni fa – si insediò questa
amministrazione nella quale evidentemente si erano deposte speranze
che ad oggi appaiono deluse.