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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Emergenza Rifiuti: Falcomatà come Scopelliti

Emergenza Rifiuti: Falcomatà come Scopelliti scopelliti peppe
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Lo diciamo da oltre un anno perché è da oltre un anno che la Regione  intera gestisce la questione scottante dei Rifiuti a colpi di “emergenze” ( la prima il 10 maggio scorso poi prolungata ad infinitum) .

Oltre un miliardo di euro spesi per anni in commissariamenti ed in gestioni straordinarie in violazione totale delle normative europee su obblighi relativi a raccolta differenziata e metodologie di smaltimento; incapacità amministrative strutturali e protratte nel tempo fino all’esasperazione totale del settore ormai incapace di reagire se non con provvedimenti-tampone.

La Regione Calabria , in qualità di gestore del sistema-rifiuti, ha le maggiori responsabilità ma anche i Comuni , fatti i dovuti distinguo, hanno le loro colpe ed inadempienze.

Nel confronto tenutosi al Lucianum a cura dell’associazione Rifiuti Zero, in fase pre-elettorale, furono invitati tutti i candidati a Sindaco a sottoscrivere un impegno formale ad adottare la strategia “Rifiuti Zero”,  in ogni sua espressione, nella filiera del riciclo cittadino ; sottoscrissero tutti.

In particolare l’allora candidato Falcomatà aprì il suo intervento specificando che già a livello nazionale il suo partito aveva sottoscritto il protocollo “Rifiuti zero”  e che dunque si trattava  di un’adesione quasi scontata  la Sua .

Oggi , da Sindaco, disattende in modo ufficiale il suo impegno formale  documentato  chiedendo al Ministro dell’Ambiente la “reiterazione dell’emergenza”  per 6 mesi in modo da consentire alla sua Amministrazione di poter organizzare e gestire il servizio e risolvere il problema.

Viene da chiedersi : se è vero come è vero che conosceva già bene la questione e la soluzione come ha voluto ostentare pubblicamente come mai adesso ci si ritrova totalmente impreparati?

Al contempo vorrebbe dirci il Primo Cittadino in cosa differirebbe questa Sua scelta politica da quella di Scopelliti da Governatore che proclamò l’emergenza il 10 maggio scorso già reiterata per ben 2  volte? A che titolo scrive al Ministro se questa richiesta formale dovrebbe partire dal neo-governatore?

Di  “svolta” ci sembra non ci sia proprio nulla nel ricalcare con questa scelta un modello amministrativo  già fallito e contestatissimo;nondimeno, tolte le dovute comparse istituzionali di questi giorni, questo nuovo Governo cittadino parte con il piede sbagliato proprio su una delle questioni più scottanti e mortificanti per il territorio su cui non doveva essere ammessa ignoranza  o impreparazione.

Contestiamo vivamente questo primo atto rilevando e confermando tutte le perplessità da noi sollevati in campagna elettorale; abbiamo assistito ad  una corsa cieca verso il Potere e non verso la soluzione concreta dei problemi cittadini rispetto ai quali erano state evidenziate oggettive e palesi lacune in termini di competenze e capacità.

Adesso i sospetti sono certezza.

A Piazza Duomo il senso di incomprensibile “sorpresa” rispetto allo stato drammatico delle casse comunali quasi si fosse vissuti in un’altra città , adesso la peggiore scelta rispetto ad emergenza rifiuti.

E’ primavera?