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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Emendamento Lsu-Lpu, pioggia di critiche sul Governo Le preoccupazioni del mondo calabrese: "Non si risolve la situazione dei lavoratori"

Emendamento Lsu-Lpu, pioggia di critiche sul Governo Le preoccupazioni del mondo calabrese: "Non si risolve la situazione dei lavoratori"
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“L’emendamento proposto al Senato afferente alla eventuale stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, così come formulato, non consente di modificare l’attuale situazione dei precari all’interno dell’EPNA, laddove le assunzioni restano ancorate ai limiti imposti dalla dotazione organica ed al rispetto del fabbisogno di personale. La stessa proroga dei contratti a tempo determinato sino al 31/10/2019 resta subordinata all’effettivo espletamento delle procedure di stabilizzazione, il che impedirebbe il rinnovo della proroga per carenza dei presupposti per quegli Enti che, come il Parco, non possono allo stato attuale, avviare alcuna stabilizzazione”. E’ quanto dichiara, in una nota, il Vice Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Domenico Creazzo.

“Più volte in questi mesi – ha proseguito Creazzo – ho sensibilizzato le Autorità Competenti affinché ricercassero una soluzione immediata, anche in deroga alla normativa vigente, per riconoscere in modo ufficiale ai lavoratori il ruolo che gli stessi espletano ormai da tempo. In considerazione della peculiare natura dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Ente Pubblico non Economico soggetto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente, l’attuale situazione normativa e l’emendamento presentato, non permettono in alcun modo di proseguire il rapporto lavorativo dopo il 31 dicembre prossimo. Oggi, dinanzi all’emendamento presentato, chiedo ai Rappresentanti Istituzionali di integrare e modificare il testo per superare definitivamente ogni ostacolo al rinnovo dei contratti, disancorando la stabilizzazione dal vincolo delle dotazioni organiche e dei Programmi Triennali di Fabbisogno del Personale, nonché prevedendo lo stanziamento e la storicizzazione delle somme necessarie ai fini della stabilizzazione medesima, così come già chiesto nelle mie precedenti note.

“Assicurare la continuità lavorativa – ha spiegato il Vice Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Domenico Creazzo, garantirebbe, a mio avviso, il riscatto sociale ed occupazionale delle espressioni più autentiche del nostro territorio, restituendo dignità lavorativa e incidendo sulle coscienze offrendo alle nostre comunità una speranza concreta per il futuro delle tante famiglie coinvolte, chiudendo una pagina troppo lunga, costellata da incertezza e condizioni limitanti. Sono sempre più convinto – ha concluso Domenico Creazzo – che la nostra terra non abbia bisogno di assistenzialismo ma di investimenti e lavoro. Fattori imprescindibili che contribuirebbero a colmare un gap infrastrutturale e sociale che ormai separa il nostro Paese in due parti distanti economicamente e socialmente, garantendo al contempo l’incremento dell’occupazione giovanile e l’impiego dei tanti lavoratori che in questi anni, con dedizione, hanno maturato esperienza e professionalità all’interno degli Enti pubblici. Se vogliamo testimoniare la presenza dello Stato nel nostro territorio, è imprescindibile una presa di coscienza collettiva che parta da un solo comune denominatore: il lavoro!”

UNIONE SINDACALE DI BASE

Con le deroghe inserite nell’emendamento del Governo vengono superati i problemi tecnici per la stabilizzazione di tutti gli ex Lsu-Lpu. Rimane però il problema delle coperture finanziarie: senza soldi i Comuni non possono comunque procedere alle stabilizzazioni. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare domani, 20 dicembre, alla manifestazione regionale che si terrà a Villa San Giovanni alle ore 10.

NICOLA IRTO (PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA)

In relazione alla mancata stabilizzazione dei lavoratori LPU – LSU calabresi, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, su richiesta dell’Assemblea legislativa di palazzo Tommaso Campanella, ha rivolto una comunicazione urgente, trasmessa questo pomeriggio a mezzo pec, al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Lo stesso documento è stato indirizzato per conoscenza al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e ai presidenti del Senato e della Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. “Signor Presidente – si legge nella lettera di Irto – il Consiglio regionale della Calabria, che presiedo, nel corso della seduta odierna, mi ha conferito all’unanimità il mandato di scriverLe per sollecitare il Suo intervento in ordine alla stabilizzazione della platea dei lavoratori LPU-LSU impegnati nelle amministrazioni e negli enti locali della Regione Calabria, bacino che conta oltre 4500 unità”. Spiega Irto: “La mancata previsione, nella Legge di bilancio dello Stato per il 2019, della posta di 50 milioni di euro l’anno, che le precedenti leggi finanziarie nazionali avevano garantito dal 2014 al 2018, e la mancata deroga alle norme sul blocco delle assunzioni nella Pubblica impediranno la stabilizzazione di questi lavoratori. Saranno così vanificati gli sforzi prodotti fino a oggi dallo Stato e dalla Regione Calabria. Quest’ultima ha inteso storicizzare, mediante fondi del proprio bilancio, l’impegno, già sostenuto fino a oggi, di 39 milioni di euro ad esercizio finanziario per contribuire in maniera determinante alle garanzie dovute alle migliaia di precari, che da decenni prestano la loro indispensabile opera nel settore pubblico a favore delle comunità calabresi”. Il rappresentante del Consiglio regionale calabrese prosegue: “Signor Presidente, le notizie relative all’inesistenza dello stanziamento di 50 milioni di euro nella Legge di bilancio e alla mancata previsione normativa che garantirebbe il turn over nella PA hanno già causato disordini e manifestazioni di protesta in tutta la regione, fino al blocco di importanti vie di comunicazione. Nell’esercizio della mia funzione istituzionale, è mio preciso dovere informarLa che tali tensioni sociali rischierebbero di diventare esasperate qualora non fosse possibile garantire, per esclusiva responsabilità del Governo nazionale, alcuna prospettiva a questi lavoratori che dal primo gennaio 2019 resteranno senza occupazione. La invito pertanto, per la Sua responsabilità di direzione della politica generale del Governo, a far predisporre ogni necessario intervento che emendi la Legge di bilancio prevedendo l’allocazione delle risorse indispensabili e la deroga al blocco del turn over per garantire la stabilizzazione dei lavoratori LPU – LSU. Nel significarLe la piena disponibilità della Presidenza del Consiglio regionale alla più ampia collaborazione istituzionale per addivenire alla soluzione di questa problematica – conclude Nicola Irto nella lettera a Conte – Le richiedo un cortese quanto urgente riscontro, attesa la gravità della situazione in atto”.