Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Elezioni 2018, Domenico Bevacqua commenta flop Pd "La lezione impartita dal risultato elettorale è chiara"

Elezioni 2018, Domenico Bevacqua commenta flop Pd "La lezione impartita dal risultato elettorale è chiara"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“La lezione impartita dal risultato elettorale è chiara e deve farsene consapevole anche la classe politica calabrese: è importante programmare, è essenziale governare i processi socio-economici, ma, prima di tutto, è necessario porre in essere misure che incidano direttamente e concretamente sulla vita dei cittadini. I calabresi hanno urlato la loro fame di lavoro, di servizi efficienti, di un’esistenza dignitosa. Se ci rinchiudiamo e continuiamo a parlare di populismo e di demagogia, ci ritroveremo nel deserto del nulla”. È quanto dichiara il consigliere Bevacqua, il quale prosegue: “In quest’ottica, desidero porre nuovamente, con forza, al centro dell’agenda politica regionale, il mio progetto Montagna Solidale, che, coniugando il reddito con la tutela ambientale, ha due pregi da tutti riconosciuti: garantisce la presenza umana nelle aree interne e assicura la manutenzione costante e professionale del territorio”.

“Credo – continua Bevacqua – che soltanto concentrandoci su misure simili riusciremo a riannodare un rapporto con la nostra gente, oggi tanto arrabbiata e delusa da non riuscire a percepire la programmazione sinora messa in campo”. “Mi auguro – conclude Bevacqua – che, nei prossimi giorni, altri miei colleghi consiglieri e tutta la maggioranza individuino e presentino progetti del medesimo tenore, in maniera tale che il dibattito politico possa concentrarsi su soluzioni praticabili in materia di crescita economica, sociale e dei servizi. I calabresi vogliono toccare con mano il miglioramento delle loro condizioni di vita”.

Apprendo dagli organi di stampa la solitaria decisione del segretario Magorno di convocare il congresso per il 13 maggio: mi pare che la fissazione di date e paletti rigidi sia quantomeno intempestiva. Ritengo, infatti, che un approccio corretto alla fase congressuale non possa prescindere dalle risultanze che prospetterà lo sviluppo dello scenario a Roma dove, è il caso di ricordarlo, si sta optando per una temporanea direzione collegiale del partito. Non vedo alcuna ragione per precipitarsi verso una decisione senza averla fatta precedere da una adeguata e complessiva riflessione allargata a tutte le componenti del partito. Non abbiamo subito una semplice sconfitta, abbiamo avuto una disfatta senza precedenti: il nome del prossimo segretario è l’ultimo dei problemi e, comunque, l’ultimo nodo da sciogliere dopo avere sviscerato tutto quanto di sostanziale emergerà da una discussione franca e priva di pregiudiziali. Non abbiamo bisogno di fretta, ma di spiriti liberi e pensieri forti.