I giovani democratici intanto si schierano con il segretario Ieraci. Acque agitate all’interno del Partito democratico dopo le dimissioni del sindaco
di MARIA TERESA BAGALA’
Crisi Comune Gioia Tauro: Cento e Savastano accusano Bellofiore
I giovani democratici intanto si schierano con il segretario Ieraci. Acque agitate all’interno del Partito democratico dopo le dimissioni del sindaco
di Maria Teresa Bagalà
La tensione cresce sempre di più a Gioia Tauro tra i due consiglieri Domenico Cento e Domenico Savastano ed il Sindaco Renato Bellofiore. Sabato 12 aprile i due esponenti della maggioranza hanno diramato un comunicato nel quale difendono la loro posizione e rispondono agli attacchi ricevuti dal Primo Cittadino, e da altri appartenenti della Giunta Comunale anche sui social network. Ecco cosa si legge nella nota di Cento e Savastano: << Il Sindaco ci accusa di interessi personalistici… mentendo spudoratamente e sapendo di mentire… Il suo estremo tentativo di ergersi ad eroe e contemporaneamente a vittima è semplicemente ridicolo. Scrive di legalità e democrazia, lui, che assieme ad un paio di personaggi subdoli (un terzo si è aggiunto in corsa) ha imposto una sorta di regime dittatoriale assolutistico, spacciandolo per liberale e progressista… o con me o contro di me… il confronto è roba di altri tempi!!!>>. I due consiglieri continuano la nota riferendosi a Bellofiore così: << Lui, il Re, con l’aiuto dei suoi sottoposti, parla e scrive a vanvera, si dimena tra le sue inconcludenti scartoffie nella spasmodica ricerca di prove, atte a dimostrare alla Città, che lui – e solo lui – impersona la legalità, l’antimafia, la trasparenza, la correttezza politica. Per lui il confronto democratico è sinonimo di pettegolezzo e la sua pseudo-trasparenza la costruisce con comunicati o conferenze stampa senza interlocutori o, al massimo, facendo partecipare qualche suo suddito di passaggio o convocato per l’occasione. I suoi spot su Facebook non si contano più… e guai a contraddirlo… ci pensano i suoi adepti ad intervenire, gli stessi che incrementano, con grandissima sua soddisfazione, i contatori dei “mi piace” . Parla di ripicche e di inciuci, agitando le sue scartoffie. Parla e scrive di interessi personalistici a cui lui, il Re – povero martire – non cederà, a costo delle dimissioni! E nel mentre prepara con estrema minuziosità la favoletta delle dimissioni, libera i suoi adepti alla ricerca di un “pentito” della minoranza, che ricompenserà, magari assicurando un incarico politico o chissà cos’altro, per l’ultima volta>> ed ancora <<Nel frattempo, ha pensato bene a non entrare nel merito del nostro emendamento (proposta di variazione), tentando di distoglierne l’attenzione con attacchi diffamatori e gratuiti, evitando di conseguenza di relazionare la sua proposta di bilancio e/o a confrontarsi con il partito. Evidentemente, a differenza della nostra proposta, la sua non ha nulla a che vedere con i bisogni della Città e dei Cittadini, nella quale invece si nascondono sprechi, intenzionali aumenti relativi alle aliquote IMU (negozi e laboratori artigianali, magazzini…) ed altri madornali errori sui conteggi delle tariffe. Ma i Re non si confrontano. I Re proclamano, ordinano, comandano, impongono!!!>>. Cento e Savastano poi, nell’ intento di far conoscere alla popolazione i contenuti del loro emendamento proseguono: << Sollecitati, però, da tantissimi concittadini che stanno sostenendo la nostra ragione e per evitare altre inutili strumentalizzazioni, desideriamo far conoscere la nostra richiesta di variazione al bilancio (emendamento), visto che siamo stati accusati di inciuci ed interessi personalistici. – Aver chiesto di istituire un fondo per indagini epidemiologiche, al fine di conoscere lo stato di salute dei cittadini allarmati da continue e persistenti emergenze sanitarie ed ambientali che vive la nostra città, è un interesse personalistico??? – Aver chiesto di istituire un fondo per indagini sulla qualità dell’aria e dell’ambiente, considerato che nel nostro territorio insistono impianti altamente inquinanti (Inceneritore, Depuratore, Discariche, Mega-porto…) è un interesse personalistico??? – Abbiamo chiesto un fondo per una borsa di studio per coloro che conseguiranno, nell’anno scolastico 2013-2014, la licenza di scuola secondaria di primo grado e si apprestano a frequentare licei e altre scuole superiori, spesso distanti dalla nostra città, è un interesse personalistico??? – Aver chiesto di esternalizzare la manodopera relativa all’attività di raccolta differenziata, attraverso cooperative sociali di lavoro, creando così 30 nuovi posti di lavoro a favore delle fasce più deboli, come previsto dal progetto redatto da Savastano e come annunciato dall’oggi sindaco Renato Bellofiore durante la campagna elettorale, è un interesse mafioso??? – Aver proposto un fondo per la progettazione e realizzazione di un piano di viabilità urbana, isole pedonali, piste ciclabili, parcheggi, non solo al lungomare, ma in tutta la città, è un interesse personale??? – Avere preteso di azzerare un capitolo di spesa per 180 mila euro la cui descrizione riportava “PRESTAZIONI DI SERVIZIO PIANA AMBIENTE”, nel quale probabilmente si nascondono altri sprechi, visto che la stessa società non esiste più e non può avere rapporti con il comune, è un interesse personalistico o è opportuno informare i cittadini, la Corte dei Conti, la Procura della Repubblica??? – Quale interesse personale nell’aver chiesto di smetterla con i noleggi che costano alla comunità 310 mila euro l’anno visto che con molto meno gli automezzi si possono acquistare??? Quale vantaggio per i cittadini spendere 200 mila euro in più all’anno per il noleggio di 8 piccoli automezzi quando con la stessa somma se ne possono acquistare almeno 12??? Dov’è il nostro interesse personale e mafioso nel voler ridurre quest’altro scempio di denaro pubblico??? – Aver preteso l’azzeramento di spese per 105 mila euro riguardanti attrezzature per la raccolta differenziata visto che tutta la città è servita, è un interesse personalistico o un controllo sulla spesa pubblica??? Ed ancora… – E’ illegittima la nostra pretesa di essere contrari al pagamento di 20 mila euro per l’affitto di un deposito privato che contiene documenti dell’ufficio per l’impiego, quando lo stesso Comune è proprietario di diversi immobili che non vengono utilizzati??? Noi, come probabilmente tutti i cittadini, non solo la riteniamo una spesa illegittima, ma piuttosto una vergogna, condivisa dal Sindaco e dall’intera Giunta compiacente!!! A sentire il Sindaco, 20 mila euro non sono niente, ma deve avere l’ardire di affermarlo in presenza di quei cittadini che non riescono a mettere insieme un pranzo ed una cena decente chissà da quanto!!! – A tagliare altri 140 mila euro per discutibili e/o indefinite spese, è un interesse personalistico o così facendo si impediscono progetti di spesa che trovano corrispondenza negli interessi del Sindaco, della Giunta e/o di qualche Consigliere di maggioranza e/o degli uffici???>>. I Consiglieri, infine, concludono il loro scritto con queste parole:<<Il tutto, cari concittadini, per un totale di quasi 700 mila euro di sperperi che con il nostro emendamento abbiamo tentato di fermare, proponendo di impiegarli a beneficio concreto della Città e della comunità, per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente, a favore del lavoro e dell’istruzione. Una proposta che non solo non solo non è illegale, ma è formulata in base ad un diritto previsto dalle leggi e dai regolamenti comunali, laddove il parere fuorviante dei Revisori dei conti, così come quello dei Funzionari, non è vincolante secondo la giurisprudenza consolidata>>.
NOTA GIOVANI DEMOCRATICI GIOIA TAURO
É difficile comprendere come da più parti ci si professi disposti e aperti
al dialogo quando, in realtà, ciò che davvero si desidera, quasi con la
bava alla bocca come il cane alla vista del suo osso, é un controllo
assoluto su ciò che lo circonda. In uno stato di polizia succede
esattamente questo.
Alcuni esponenti del Pd gioiese si sono resi responsabili dell’ennesima
triste pagina di questo martoriato partito, che ha perso l’ennesima
occasione per spiccare il volo.
Veniamo a noi.
Il metodo usato da Bellofiore è molto semplice: niente spazio alle
critiche. Parafrasando a dovere si evince a prima battuta che i devoti sono
diventati sacri e inviolabili. Per contro, chi si é veramente speso e
continua a farlo, mosso dall’affetto per i propri concittadini e per la
propria città e dalla rabbia per una perdurante situazione arcaica che non
accenna a mutare, diventa il capro espiatorio perfetto. Egli verrà
sacrificato, perchè bisogna far tacere chiunque abbia l’idea di muovere
critiche e resistenze nei confronti dell’amministrazione.
Noi Giovani Democratici siamo semplici spettatori dell’egoismo politico
volto a smembrare un partito, capace di coinvolgere una larga schiera di
giovani, toccando i suoi membri più attivi e vogliosi. È intollerabile che
il comportamento ostile, irresponsabile e antidemocratico di pochi abbia
spinto alle dimissioni un segretario onesto quale é Francesco Ierace. È
inconcepibile che Beniamino Laganà attacchi ancora Francesco, utilizzando,
motivazioni sterili e inconcludenti.
Ha già dimenticato le sue conquiste, su tutte l’apertura della sede e la
nuova sezione giovanile.
Invitiamo Laganà a rivedere le modalità con le quali si discute, si decide
e ci si prende delle responsabilità (che ha da presidente) all’interno del
partito. Può arrivarci anche lui, non si perda d’animo!
Il regolamento d’iscrizione al partito, da lui tanto criticato, ha permesso
a consiglieri e assessori vicini al sindaco Bellofiore di tesserarsi al Pd.
Gioia Tauro ha bisogno di un Sindaco, non di una personalità che, a seconda
della convenienza del momento, faccia la spola tra una lista civica e un
partito politico.
Gioia Tauro ha bisogno di un sindaco presente e disposto al dialogo, non di
un despota che diserti sistematicamente i direttivi, le riunioni, le
assemblee e addirittura l’inaugurazione della sede.
Il delitto e’ servito. E le vittime sacrificali, ancora una volta, sono la
democrazia e la libertà!
I Giovani democratici di Gioia Tauro