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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Droga sul web, GdF e Pm Bologna oscurano un sito internet

Droga sul web, GdF e Pm Bologna oscurano un sito internet

Dall’Olanda venivano spedite simil-amfetamine. Arresti e denunce

Droga sul web, GdF e Pm Bologna oscurano un sito internet

Dall’Olanda venivano spedite simil-amfetamine. Arresti e denunce

 

 

(ANSA) – BOLOGNA – Nuove droghe dagli effetti devastanti, chimicamente similari all’amfetamina, venivano vendute on-line e arrivavano in Italia dall’Olanda tramite un sito internet, che poi è stato posto sotto sequestro e oscurato. A scoprirlo un’inchiesta dei finanzieri del Goa del Gico della Guardia di Finanza di Bologna coordinata dal Pm Morena Plazzi. Oltre all’oscuramento del sito, i militari della Gdf hanno sequestrato una discreta quantità di queste droghe, arrestato sei persone e denunciate altre 10. Il sito sequestrato (ma ad alcuni gestori italiani non è ancora stato notificato il sequestro) è www.sensearomatic.com. L’inchiesta è partita da Bologna perché nella città emiliana è avvenuto il primo sequestro, ad un giovane. Accertata la modalità di arrivo delle nuove droghe, appunto tramite internet, è cominciato il monitoraggio delle spedizioni da una società olandese verso l’Italia. Sono avvenute così ‘consegne controllate’, e a Bologna quattro destinatari sono stati denunciati. Tutti avevano ricevuto 4-Mec (Metiletcatinone), sostanza dagli effetti stimolanti simili a quelli prodotti dalle amfetamine, da ecstasy e cocaina. Il 4-Mec dà sensazioni di aumento dei livelli di energia, euforia, desiderio di socializzare, agitazione, sensazione di distacco, vista sfocata, aumento della frequenza cardiaca e degli impulsi sessuali. Secondo le ricerche l’assunzione può provocare ansia, paranoia, agitazione, stati psicotici, ipertermia, tachicardia o aritmie, convulsioni e a lungo andare anche impotenza. L’operazione – ribattezzata ‘C’é post@ per té e che è entrata nelle fase operativa qualche tempo fa – ha interessato poi altri reparti della Finanza, tra cui Roma, Rimini, Catanzaro, Reggio Calabria, Como, Torino, Padova, Treviso. I prodotti commercializzati su internet erano etichettati come “non adatti al consumo umano”. Ma le analisi di laboratorio hanno portato alla scoperta che alcune sostanze vendute sul web erano, appunto, del tutto simili all’amfetamina ma che tuttavia non rientravano nella tabella delle sostanze stupefacenti. Alla fine l’operazione ha portato anche al fatto che le sostanze simil-amfetamine sono state inserite nella tabella del ministero della Salute. L’operazione è durata sette mesi e le consegne controllate sono state eseguite in varie regioni, con sequestri e perquisizioni. In totale sono stati sequestri 1.100 grammi di 4-mec, 46 grammi di chetamina, 20 tra hascisc e marijuana, 107 di cocaina, 760 millilitri di gammabuttirrolactone (gbl che produce sonnolenza, trance, perdita di coscienza o coma profondo), 33 millilitri di Codeina e 47 pasticche di ecstasy.