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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Don Pino De Masi (Libera), in ricordo di Nino Polifroni, l’imprenditore ucciso dalla ‘Ndrangheta Per oltre due decenni, Nino ha subito decine di attentati ed estorsioni di ogni tipo senza mai cedere alle vessazioni della ndrangheta, che avrebbe voluto fruire dei proventi del duro lavoro suo e dei suoi collaboratori, con i quali era un tutt’uno

Don Pino De Masi (Libera), in ricordo di Nino Polifroni, l’imprenditore ucciso dalla ‘Ndrangheta Per oltre due decenni, Nino ha subito decine di attentati ed estorsioni di ogni tipo senza mai cedere alle vessazioni della ndrangheta, che avrebbe voluto fruire dei proventi del duro lavoro suo e dei suoi collaboratori, con i quali era un tutt’uno

Il 30 settembre del 1996 veniva barbaramente ucciso a soli 49 anni l’imprenditore varapodiese Nino Polifroni, vittima innocente della criminalità organizzata.
Per oltre due decenni, Nino ha subito decine di attentati ed estorsioni di ogni tipo senza mai cedere alle vessazioni della ndrangheta, che avrebbe voluto fruire dei proventi del duro lavoro suo e dei suoi collaboratori, con i quali era un tutt’uno.
La dura resistenza al potere mafioso, spesso non del tutto compresa da chi avrebbe dovuto proteggere Nino ed i suoi familiari, alla fine gli costò la vita.
In una triste mattina di settembre, mentre percorreva come sempre la via del proprio cantiere, i malfattori lo attesero senza pietà. Era la terza volta che gli sparavano contro, questa volta senza lasciargli un’altra possibilità.
Mai nessuno pagò per questo assassinio, nonostante le indagini andarono avanti per dieci anni. Anche per lui, come per tantissime vittime di mafia, si attende ancora verità e giustizia.
Ma tutto questo non ha impedito ai suoi sei figli, forti del coraggio del padre, di onorarne pubblicamente la memoria e di additare a tutti la sua testimonianza di vita.
Nel corso degli anni, unitamente a Libera, tante sono state le iniziative tese non solo ad onorarne la memoria ma soprattutto a sollecitare in tutti una cultura della pace, della non violenza e della lotta alle mafie.
Nel XX anniversario sul luogo dell’assassinio è stata inaugurata una stele in pietra massiccia scolpita a mano, che raffigura la fiamma ardente della vita, messa lì dove una vita è stata offuscata, per dimostrare ai malfattori che la vile azione non ha neanche scalfito il pensiero di Nino, che invece va avanti nel tempo, ben oltre la durata dalla vita terrena, mediante la memoria del suo sacrificio.
Anche in Italia diverse realtà oggi portano ed onorano il nome di Nino: a Cento (FE) un’aula adibita a Laboratorio Linguistico, un parco a Pianoro (Bo), il Collettivo di Libera del Liceo Scientifico di Casalecchio di Reno (Bo).
Convinti che la memoria delle vittime di mafia è fondamentale per costruire una sempre più forte cultura della legalità e della giustizia e sensibilizzare le nuove generazioni ad agire con determinazione contro chi intende inquinare le nostra comunità e la nostra economia, nella semplicità dettata anche dalle norme di contenimento al Covid, che non permettono una manifestazione pubblica a cui si era pensato, L’ASSOCIAZIONE LIBERA ed i familiari intendono ricordare Nino nel venticinquesimo anniversario del barbaro omicidio.
Giovedì 30 settembre, alle ore 17.30, verrà deposto un omaggio floreale sul luogo dell’assassinio, mentre alle 18.30 sarà celebrata una messa in suffragio presieduta dal parroco di Varapodio Don Gaudioso Mercuri e da Don Pino Demasi referente di LIBERA.

Don Pino Demasi

Referente di LIbera