“L’uccisione della minorenne Noemi ad opera del reo confesso minorenne fidanzato, ha scatenato l’immancabile processo mediatico, servito di mattina, pomeriggio e sera da tutte le reti televisive, pubbliche e private, senza risparmiare interviste alle amiche minorenni della vittima, che sia pur celate da filtri sul viso, espongono le stesse ad eventuali ricadute giudiziarie e a sempre ipotizzabili pericoli di reazione inconsulta da parte dei soggetti coinvolti nella tragedia”. Lo afferma in una dichiarazione il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale.