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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Dipendenti dell’Asp assenti dal lavoro. Ventuno indagati al poliambulatorio di Pizzo

Dipendenti dell’Asp assenti dal lavoro. Ventuno indagati al poliambulatorio di Pizzo

I carabinieri hanno riscontrato che i lavoratori pubblici si allontanavano per sbrigare faccende personali. Si tratta di operatori sanitari e impiegati che, al momento non hanno ricevuto un provvedimento formale. Intanto è stata acquisita la documentazione dopo i servizi di intercettazione ambientale, osservazione e pedinamento

di ROSARIA MARRELLA

Dipendenti dell’Asp assenti dal lavoro. Ventuno indagati al poliambulatorio di Pizzo

I carabinieri hanno riscontrato che i lavoratori pubblici si allontanavano per sbrigare faccende personali. Si tratta di operatori sanitari e impiegati che, al momento non hanno ricevuto un provvedimento formale. Intanto è stata acquisita la documentazione dopo i servizi di intercettazione ambientale, osservazione e pedinamento

 

di Rosaria Marrella

 

  

PIZZO – Ventuno denunce in stato di libertà, a seguito di un blitz dei carabinieri presso la struttura sanitaria napitina. Su 37 dipendenti, ben 21 dovranno rispondere del reato di truffa aggravata e, probabilmente, su loro peserà anche l’aver interrotto il pubblico esercizio. E’ scattata attorno alle 10 di ieri mattina l’operazione dei carabinieri della locale stazione, agli ordini del comandante Pietro Santangelo, congiuntamente ai colleghi della compagnia, coordinati dal capitano Diego Berlingieri e del Goc, coordinati dal capitano Stefano Di Paolo. L’operazione è decollata con il blocco delle uscite della struttura – quella centrale e le due laterali del Suem e dell’ufficio sanitario – ed i militari hanno immediatamente accertato le presenze, senza tuttavia interrompere i servizi a favore degli utenti. Il capitano Berlingieri ha spiegato che ci sono ancora accertamenti in corso, in merito alla vicenda che fa balzare agli onori della cronaca un malcostume generale che già era stato segnalato nel corso dell’operazione “In-dipendenti comunali”. La storia si ripete: dopo aver timbrato, i dipendenti si davano allo shopping, alla spesa e, non è mancato chi si recava al mare. Sino alla prima decade di settembre, quando qualcuno ha portato via la macchina per timbrare le entrate ed uscite e, dunque, di fatto eliminando il fastidioso “segna tempo”. Tutto accertato dall’attività investigativa degli uomini di Santangelo che ha prodotto, oltre i fotogrammi delle immagini catturate dalle telecamere dei militari, anche i frutti dei pedinamenti e delle intercettazioni ambientali, tutti finalizzati al contrasto del fenomeno assenteismo sul luogo di lavoro. Auto civetta ed uomini in borghese hanno supportato i colleghi, circa una ventina, giunti sul posto con quattro mezzi dell’Arma. Nel mirino dell’indagine i dipendenti dei vari reparti, da quello tossicologico al Sert, da quello psichiatrico a quello di neuropsichiatria infantile. Cosa rischiano? Il posto di lavoro ed una pena sino a 5 anni di reclusione. Questa volta niente arresti ma solo denunce per verificare tutte le posizioni e ottenere conferma, perchè stavolta è stata chiesta l’interdizione. Tra le persone denunciate, spiccano importanti figure tra medici e ufficiali sanitari e, ha trovato risposta anche il giallo della macchina timbra tempo: era stata asportata dal foyer d’ingresso della struttura, nella notte del 10 settembre ed il referente del presidio, lo psichiatra Francesco La Torre, aveva fatto un’immediata denuncia presso la stazione dei carabinieri: gli ignoti malfattori si erano introdotti all’interno della struttura senza effrazioni: avevano trovato la porta aperta o possedevano le chiavi? Sembrerebbe infatti che il furto fosse su commissione e anche di questo, qualcuno dovrà rispondere alle forze dell’ordine, anche perchè adesso gli ignoti potrebbero già avere un volto ed un nome. Dunque, ieri mattina i carabinieri hanno proceduto ai controlli conseguenti l’attività di indagine – decollata lo scorso giugno – ed acquisito la relativa documentazione. Tuttavia, non ci sono stati arresti ed è tutto al vaglio dell’Autorità giudiziaria. Ieri pomeriggio, oltre a valutare la documentazione acquisita i militari hanno proceduto agli interrogatori, presso la stazione napitina, davanti al sostituto procuratore Galluzzi.