La prova?? Dopo averlo ascoltato sulle dimissioni annunciate con una lettera dai sedici primari di Vibo Valentia che hanno contestato il decreto di riordino della rete ospedaliera approvato dallo stesso commissario, si è lasciato andare con colorite espressioni, che a dire il vero, risulterebbero calzanti anche per lo stesso Commissario. Ecco perché esprimo vicinanza e sostegno ai sedici primari. Ovvero, dopo quanto si registra in Calabria nel mondo della sanità, in tanti vorrebbero che il King Commissario, si licenziasse autonomamente. Il suo fare, è costellato di sfiducia, contestazioni, mancati rientri e disordine sanitario complessivo.
Avrà letto per esempio cosa dice la Corte dei Conti anche sulla sua sanità? La mobilità ospedaliera, nel 2015 riferita ai ricoveri fuori regione in Calabria, si attesta «su livelli particolarmente elevati»; l’intervallo che intercorre tra la ricezione delle chiamate da parte della Centrale operativa del 118 e l’arrivo del primo mezzo di soccorso, è fuori dai parametri, (il tempo massimo dovrebbe essere inferiore o pari ai 18 minuti ma in Calabria si attesta sui 26 minuti); l’assistenza per le persone disabili e soggetti con problemi psichici, nell’ambito territoriale, il monitoraggio evidenzia una carenza generalizzata di dotazione di posti letti nelle strutture residenziali e semiresidenziali; i tempi medi dei pagamenti ai fornitori saltano in modo costante, ecc, ecc.
Insomma una Calabria sanitaria che crolla. Ed egli per tutto ciò, ispirandosi alla FIAT, ravvisata la protesta, immagina un licenziamento di massa. Ma il suo operato lo ha giudicato?? Venne a Lamezia e disse che la struttura lametina si presentava futurista, ma ci beffeggiò e se ne andò !! Ha convocato ultimamente Commissari del Ciaccio, del Pugliese e il DG, dell’ASP-CZ e nulla s’è mosso, permangono le attese, assieme alle pretese. In sostanza, l’unica cosa che si sussurra, è di un ricambio commissariale, segno anche per lui per la conferma di un fallimento ??
Certo è, che Lamezia e la Calabria subiscono un piano di rientro, che anziché modernizzare, economizzare senza tagliare servizi essenziali, si offre ad una Calabria sempre più emigrante nella sanità. A voglia le proteste in ogni luogo!! Il territorio calabrese è svuotato di vera sanità. Si è creato sfiducia, i costi lievitano, la disoccupazione di settore aumenta, le famiglie subiscono disagi enormi, Oliverio non pesa, i comuni e i sindaci protestano ma il risultato non cambia, il decreto permane. Siamo, non come eravamo, ma peggio!! Altro che cambiamento!! Siamo in un baratro, da cui difficilmente si uscirà. La speranza crolla, questa sanità a cura Scura, non lascia prospettive. Forse necessita rivolgersi in alto per avere ricadute verso il basso. La Lorenzin deve essere a conoscenza di quanto accade in Calabria e nello specifico a Lamezia, o forse purtroppo, già sa e fa finta di non sapere!! SIC!!!
Gruppo Calabria al Centro: Capo Gruppo Salvatore De Biase