Pdl insiste sulla responsabilità civile dei giudici. Non votano 102 deputati della Lega e 38 del Pdl
Ddl anticorruzione: via libera dalla Camera. Alto numero di astenuti
Pdl insiste sulla responsabilità civile dei giudici. Non votano 102 deputati della Lega e 38 del Pdl
(ANSA) ROMA – Sì dell’Aula della Camera al ddl anticorruzione. Il testo, approvato a Montecitorio con 354 voti a favore, 25 contrari e 102 astenuti, ora passa al Senato
102 ASTENUTI, DEPUTATI LEGA E 38 DEL PDL – Il ddl anticorruzione è passato con una maggioranza risicata di 354 sì e con un alto numero di astenuti: 102. Tra questi, oltre alla Lega, hanno deciso di astenersi anche 38 esponenti del Pdl tra cui Gaetano Pecorella, l’ex sottosegretario Alfredo Mantovano, Guido Crosetto, Aldo Brancher e Renato Brunetta
CICCHITTO, FAREMO TUTTO PER CAMBIARE DDL – “Faremo di tutto in Senato per cambiare il ddl anticorruzione sulla nuova concussione e sulle influenze”: lo annuncia nell’Aula della Camera il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. E, riferendosi alla responsabilità civile dei giudici, Cicchitto dice al ministro Severino: “Come dice il proverbio, uomo, o meglio donna, avvisata è mezzo salvata. Non porti emendamenti con la fiducia, se no voteremo contro”.
FINI, NON CREDO LEGGE ENTRO LEGISLATURA – “Spero di essere smentito, ma dopo l’intervento dell’onorevole Cicchitto temo che il ddl anticorruzione non sarà approvato dal Senato prima della fine della legislatura”. Così il presidente della Camera Gianfranco Fini, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare il voto dell’Aula sul ddl Severino.
SEVERINO, APPREZZO FIDUCIA, LEGGE MIGLIORABILE – “Apprezzo la ragionevolezza e lo spirito di chi ha votato la fiducia”. Lo afferma il ministro Paola Severino dopo l’approvazione del ddl anticorruzione. “ci sono riserve da una parte e dall’altra, ogni legge è perfettibile ed anche questa, saremmo persone presuntuose se non lo pensassimo, come tutte le legge anche questa è migliorabile”.
“Sono molto stupita dal fatto che la Lega in commissione – aggiunge il ministro – abbia votato a favore sull’emendamento del governo e sulla struttura delle norme, e poi abbia avuto in Aula un diverso atteggiamento. Si può manifestare contrarietà sulla fiducia, ma sui contenuti la Lega in commissione si era espressa a favore”.
SEVERINO,ENTRO 4 MESI DELEGA SU INCANDIDABILITA’ – “Il governo si è impegnato a provvedere entro 4 mesi dall’approvazione del provvedimento”. Lo dice il ministro della Giustizia, sulla incandidabilità dei condannati in via definitiva. “E’ stato approvato un odg importante e che impegna il governo entro 4 mesi ad attuare la delega, ed il governo intende esercitare la delega al più presto”. Perciò “quei timori sulla impossibilità di procedere in tempi utili rispetto alle prossime elezioni mi sembra siano stati superati”.
Sulla incandidabilità “non sono emersi nomi, non li so e non li voglio sapere – prosegue – Il governo deve prendere le sue decisioni prescindendo dai nomi delle persone coinvolte”.
OK ALLA TRE FIDUCIE – Il voto finale sul provvedimento arriva dopo il via libe a tutte e tre le fiducie poste dal governo sul ddl anticorruzione. Passa la norma sull’incandidabilita’ dei condannati. Introdotti i reati di corruzione tra privati e traffico d’influenze.
La prima fiducia è passata con 461 sì, 75 no e 7 astenuti. Hanno votato a favore della fiducia sull’articolo 10 del ddl anticorruzione Pdl, Pd, Udc, Popolo e Territorio. Contro l’Idv e la Lega. Fli non ha partecipato al voto. In base al testo approvato, sostanzialmente non potranno essere più candidati quanti abbiano condanne definitive.
La seconda delle tre fiducie poste a Montecitorio dal governo sul ddl anticorruzione, riferita all’articolo 13 che definisce i reati di corruzione tra privati e di traffico di influenze è passata con 431 sì, 71 no e 38 astenuti. La votazione è stata palese, per appello nominale: ciascun deputato è passato davanti al banco della presidenza per esprimere ad alta voce il proprio voto.
In serata alla Camera e’ arrivato l’ultimo ok, con la terza e ultima delle fiducie. La terza fiducia, riferita all’articolo 14, sulla nuova fattispecie della ‘Corruzione tra privati’, è passata con 430 sì, 70 no e 25 astenuti.