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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Dati Istat, Coldiretti spera nel rilancio della Calabria La Regione può diventare leader del Sud

Dati Istat, Coldiretti spera nel rilancio della Calabria La Regione può diventare leader del Sud
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I dati diffusi dall’ISTAT potrebbero indurre a generare un certo ottimismo: nel raffronto dati 2014 su 2015, cresce il Pil nella macroarea del sud (+ 1%) , e questo avviene sotto la spinta dell’aumento record del valore aggiunto agricolo che segna un + 7,3% con un + 3,3 di occupati in agricoltura. Se così è per il mezzogiorno per la Calabria l’apporto è ancora insoddisfacente infatti il PIL segna un modesto aumento, cala l’occupazione anche tendenziale rispetto al I° trimestre 2016 e il valore aggiunto agricolo registra solo un + 1%. Expo Milano ha sicuramente contribuito a questo trend positivo e dati nella loro asciuttezza dicono però che il sud e la Calabria hanno punti di forza direi unici che possono assicurare prospettive di notevole crescita. E’ l’ora di correre – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – per rilanciare una terra meravigliosa che per agricoltura, il ricco patrimonio naturale-ambientale, culturale e storico-archeologico può essere leader nel mezzogiorno. L’agricoltura è il settore più dinamico che è in grado di trainare la ripresa in Calabria ma occorre una visione di sviluppo coerente che tarda a vedere la luce. Si, la rinnovata centralità acquisita dal settore genera valore aggiunto con effetti positivi sull’intera economia e sugli altri settori produttivi del sud, pochissimo ancora in Calabria, con progetti maturi in grado di essere davvero da stimolo alla crescita. Il nostro modello produttivo – spiega – è appetibile con margini di miglioramento notevoli e questo anche perché intercetta le nuove tendenze dei cittadini-consumatori che prediligono una crescita sostenibile e durevole che l’agricoltura può assicurare. Non alzare la bandiera bianca della rassegnazione e avere il coraggio delle scelte –conclude Molinaro – questo è quello che dobbiamo fare perché il momento è favorevole. Ma tutti , ma proprio tutti, dobbiamo correre.