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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 09 OTTOBRE 2024

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Dalla Piana alla Val di Susa: forze politiche unite

Dalla Piana alla Val di Susa: forze politiche unite

| Il 16, Feb 2012

Iniziativa del Kollettivo onda rossa di Cinquefrondi, che ribadisce il suo “no” alle grandi opere e propone il potenziamento del trasporto pubblico

di DANILO LORIA

Dalla Piana alla Val di Susa: forze politiche unite 

Iniziativa del Kollettivo onda rossa di Cinquefrondi, che ribadisce il suo “no” alle grandi opere e propone il potenziamento del trasporto pubblico

 

di Danilo Loria

 

 

CINQUEFRONDI (RC) – Nella sala della mediateca comunale del comune pianigiano, il Kollettivo onda rossa, gruppo storico della sinistra cinquefrondese, ha dato vita ad un iniziativa dal titolo “Grandi opere o trasporti per i pendolari?”. L’iniziativa nasce dalla sottoscrizione dei vari movimenti di lotta (Kollettivo onda rossa, Equosud, Centro sociale Cartella, Sos Rosarno, Rete no ponte) della Piana di Gioia Tauro in favore del movimento no tav della Val Susa, attraverso la spedizione di due tonnellate di arance biologiche per poi essere rivendute dal movimento piemontese. Il ricavato della vendita degli agrumi sarà utile per il sostentamento del gruppo che si batte contro la tav. A coordinare ed introdurre l’evento, Giuseppe Manduci, coordinatore del gruppo cinquefrondese, il quale ha esordito dicendo che “c’è bisogno di unità tra le varie rivendicazioni in tutta Italia. Basta con i progetti delle grandi opere che divorano soldi pubblici e inquinano l’ambiente sottraendo risorse ai problemi infrastrutturali che sono evidenti nel nostro territorio”. Negli interventi di Luigi Sturniolo (No ponte), Peppe Marra (Centro sociale Cartella), Giuseppe Longo (consigliere provinciale Prc), Michele Conia (dirigente nazionale Prc), si è proposto un “secco no contro gli ecomostri”, quindi tav, ponte, rigassificatore, inceneritore, che “portano ingenti profitti ai capitalisti, non portando sviluppo al territorio, portando solo deturpazione e inquinamento all’ambiente”. Gli intervenuti hanno affermato con forza che “si investino i soldi pubblici per rafforzare i trasporti da e per il Sud, per l’autostrada A3, per le strade dissestate, per la linea ferroviaria oramai antiquata, per la messa in sicurezza del territorio”. Intervento conclusivo di Alberto Conia, punto di riferimento del Kollettivo cinquefrondese e dei movimenti della Piana, che, nel ringraziare tutti i presenti, ha detto che “il capitalismo e il neoliberismo stanno uccidendo il futuro dei giovani. Solo essi ne guadagnano dalla costruzione degli ecomostri”. Conia ha continuato affermando che “la volontà popolare non conta più nulla, vi è un chiaro problema democratico. Solo un oligarchia di banchieri e uomini dei poteri forti prendono decisioni per la maggioranza”. L’esponente del Kollettivo ha concluso che “noi siamo al fianco sempre di chi lotta e di chi rivendica i propri diritti, noi proponiamo un diverso modello di società che rispetti la dignità dell’uomo e la natura”.

redazione@approdonews.it