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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Dalila Nesci: «Attenti a nomine dei nuovi commissari sanità» La parlamentare pentastellata invia una lettera al vicepresidente della giunta calabrese Viscomi in vista delle prossime nomine ai vertici delle Asp

Dalila Nesci: «Attenti a nomine dei nuovi commissari sanità» La parlamentare pentastellata invia una lettera al vicepresidente della giunta calabrese Viscomi in vista delle prossime nomine ai vertici delle Asp
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In vista della nomina dei nuovi commissari delle aziende della sanità regionale, la deputata M5s Dalila Nesci ha scritto al vicepresidente della giunta della Calabria, Antonio Viscomi, evidenziando contraddizioni degli attuali commissari e richiamando gli errori della giunta precedente a proposito dell’inconferibilità per Santo Gioffrè, Domenico Pingitore e Antonio Belcastro, rispetto ai quali – ha precisato la parlamentare – il precedente esecutivo di Oliverio, «è rimasto sordo e indifferente a ogni mio richiamo, col risultato a tutti noto».
Per quanto riguarda l’attuale commissario dell’Asp di Crotone, Sergio Arena, Nesci ha scritto a Viscomi che «non sembra un atto di buona amministrazione quanto riportato dal ‘Corriere della Calabria’ in ordine a una delibera, adottata a tre giorni dalla scadenza dell’incarico, con cui lo stesso Arena, in compagnia del direttore sanitario aziendale, ha posto a carico dell’Asp l’iscrizione a un corso della Bocconi». Sul commissario dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Filippelli, «è recente – ha proseguito la parlamentare M5s – la notizia, riportata dal ‘Corriere della Calabria’, secondo la quale lo stesso Filippelli, disattendendo precise disposizioni del dg del dipartimento Tutela della salute, ha proceduto in scadenza d’incarico a concludere un lodo arbitrale del costo di 2 milioni per l’Asp di Cosenza». «Inoltre – ha scritto la deputata – lo stesso Filippelli si è lasciato espropriare di competenze e prerogative proprie del suo incarico commissariale da parte dei commissari Scura e Urbani, che attraverso il famigerato Dca n. 80 hanno assegnato senza criteri un surplus di finanziamento a case di cura private del territorio cosentino. Il commissario Filippelli doveva ricorrere alla giustizia amministrativa, ma non l’ha fatto».
Sul commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Frank Benedetto, «rammento – ha scritto Nesci a Viscomi – che il suo obiettivo principale doveva essere l’attivazione della Cardiochirurgia reggina, per quanto affermato in pubblico dallo stesso presidente Oliverio. «Ciò non è avvenuto – ha aggiunto la parlamentare M5s – perché il commissario Benedetto ha subito i condizionamenti del commissario Scura e del rettore Quattrone, per confezionare un papocchio che prevede tutte le spese per l’Azienda di Reggio Calabria e la nomina del primario da parte dell’Università. Il commissario Benedetto è rimasto sordo alle mie esortazioni a procedere con l’immediato concorso pubblico per la selezione del primario, come si fa in tutto il mondo. Inoltre lo stesso Benedetto ha nominato un direttore amministrativo che non poteva essere incaricato». Infine Nesci ha ricordato a Viscomi d’aver chiesto «al dirigente generale Fatarella un’autocertificazione da parte dei singoli commissari sul non espletamento, durante il loro incarico, di alcuna tipologia di attività libero-professionale». «Tale autocertificazione – ha concluso la deputata Nesci – è necessaria al fine di chiarire ogni dubbio su eventuali attività incompatibili; materia sulla quale mi sembra opportuno che la giunta regionale volti radicalmente pagina».