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Crotone e Vibo scendono in piazza, oltre 6 mila persone per dire no alla soppressione delle due Province

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Evidenziati i disagi che si verrebbero a creare con i tagli degli Enti. Nel vibonese i sindaci restituiscono la fascia tricolore al Prefetto. Soddisfatto per la mobilitazione il presidente della provincia di Crotone, mentre il sindaco di Vibo D’Agostino spiega i motivi del no all’accorpamento con Catanzaro

Crotone e Vibo scendono in piazza, oltre 6 mila persone per dire no alla soppressione delle due Province

Evidenziati i disagi che si verrebbero a creare con i tagli degli Enti. Nel vibonese i sindaci restituiscono la fascia tricolore al Prefetto. Soddisfatto per la mobilitazione il presidente della provincia di Crotone, mentre il sindaco di Vibo D’Agostino spiega i motivi del no all’accorpamento con Catanzaro

 

 

CROTONE – In migliaia sono scesi in piazza, stamani, a Crotone e Vibo Valentia, per dire no alla soppressione delle due Province che dovrebbero tornare ad essere accorpate con quella di Catanzaro, così com’era prima della divisione. A Vibo, una trentina di sindaci della provincia ha restituito simbolicamente la fascia tricolore al Prefetto. A Crotone, studenti, amministratori pubblici, associazioni, ordini professionali, mondo del volontariato, sindacati e cittadini hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Comitato “Krotone è Provincia”. Tremila persone, secondo i dati forniti dalla Questura, hanno preso parte al corteo partito dal piazzale dello stadio e che ha attraversato le principali vie della città per confluire davanti al Municipio. Qui è stato letto un documento unitario degli aderenti alla manifestazione con la quale si è voluto difendere non solo l’istituzione politica, ma anche le altre articolazioni provinciali dello Stato che il decreto legge del Governo di riordino mette a rischio insieme ai relativi servizi ed a posti di lavoro nel pubblico impiego. Lungo il percorso del corteo, nel quale hanno sfilato i gonfaloni della Provincia e quelli dei 27 comuni del territorio, i negozi hanno chiuso le saracinesche in segno di adesione. Il Comitato organizzatore, apartitico, ha voluto porre all’attenzione generale “il ‘caso Crotone’, che pur essendo la provincia più povera d’Italia, con il maggior tasso di disoccupazione giovanile (53,8%), fornisce circa il 20% del fabbisogno nazionale di metano, è sede del più grande centro d’accoglienza per immigrati d’Europa ed attende da oltre 20 anni la bonifica di uno dei più estesi siti industriali dismessi d’interesse nazionale”. Anche a Vibo circa tremila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dl comitato spontaneo di cittadini, dall’Amministrazione comunale di Vibo e dall’associazione “ViboVale”. Il corteo, dopo essere partito da Piazza Municipio, ha fatto tappa alla Prefettura. I sindaci, in tutto 30 su 50, hanno minacciato dimissioni nel caso in cui il decreto ministeriale dovesse essere convertito in legge. Alla protesta hanno preso parte anche numerosi studenti delle scuole superiori ed universitari. 

Il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, esprime la più ampia soddisfazione per la manifestazione tenutasi oggi nel capoluogo pitagorico, organizzata per dire “No” alla soppressione dell’Ente intermedio. “La città di Crotone e tutti i comuni del territorio – dichiara Zurlo – hanno risposto in termini di partecipazione e testimonianza. Nonostante la forte pioggia al corteo, snodatosi per le vie della città, erano presenti oltre 5000 persone. Ciò a dimostrazione di come l’opinione pubblica tenga all’Ente territoriale. Un ringraziamento ai cittadini, ai sindaci, ai rappresentanti di tutti gli schieramenti polituici, al presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi che ha sfilato con noi. Grazie alle associazioni di categoria, agli Ordini professionali, ai commercianti che hanno chiuso i negozi al passaggio del corteo, ma un ringraziamento particolare ai tantissimi studenti che a gran voce hanno gridato la Provincia non si tocca. Un grazie al comitato spontaneo KRotone è Provincia che per diverse settimane ha lavorato per la grande manifestazione di oggi. Dopo le dichiarazioni del segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, e dopo la meravigliosa iniziativa di oggi – conclude il presidente Stano Zurlo – ritengo che la dignità ed il mantenimento della nostra provincia possano essere un traguardo raggiungibile”.

RIORDINO PROVINCE: MOBILITAZIONE PACIFICA PER DIRE NO ALL’ACCORPAMENTO

Le città di Vibo Valentia e Crotone ancora unite per dire no alla soppressione delle due Province che dovrebbero tornare ad essere accorpate con quella di Catanzaro, così com’era prima della divisione.

Il mondo politico, istituzionale, Sindacale e scolastico, ha condiviso e preso parte alla giornata di mobilitazione pacifica, organizzata dal Sindaco Di Vibo, Nicola D’Agostino, dal Presidente dell’Associazione dei Comuni “Vibo Vale”, Nicolino La Gamba, dal  Comitato Spontaneo nel suo Presidente Diego Brancia dal Sindaco del Comune di Crotone, Vallone e dal Presidente della medesima Provincia, Zurlo.

Un corteo partito da Piazza Martiri D’Ungheria composto da tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, si è diretto  in Prefettura dove i primi cittadini hanno deposto le proprie fasce al cospetto di sua Eccellenza, il prefetto Di Bari, annunciando le proprie dimissioni qualora la Provincia venisse realmente soppressa e leggendo un documento unitario degli aderenti alla manifestazione con la quale si è voluto difendere non solo l’istituzione politica, ma anche le altre articolazioni provinciali dello Stato che il decreto legge del Governo di riordino mette a rischio insieme ai relativi servizi ed a posti di lavoro nel pubblico impiego.

Il Sindaco Nicola D’Agostino ha spiegato i motivi della protesta. <Diciamo a gran voce No alla scellerata decisione del Governo e lo facciamo non per paura di perdere la “poltrona”, bensì per la certezza di non poter garantire un futuro sicuro ai nostri giovani che saranno definitivamente costretti a lasciare la città. Ed ancora gridiamo No per i molti onesti cittadini che hanno investito nel territorio e che adesso devono subire l’ennesima pesante azione da parte del governo che forse non ha realmente valutato i danni che si apporteranno rispetto ai benefici visti-da loro- in una logica dell’asserito riordino>.

Sull’esito della manifestazione è intervenuto anche il Presidente dell’Associazione dei Comuni Vibo Vale, Nicolino La Gamba <Oggi abbiamo scritto tutti insieme una vera pagina di storia a tutela delle nostra identità’ territoriale>.