Critelli e Giordano(Idv): seduta commissione consiliare contro il fenomeno della mafia
Mar 21, 2011 - redazione
La condivisione degli esponenti del partito di Di Pietro
Critelli e Giordano(Idv): seduta commissione consiliare contro il fenomeno della mafia
La condivisione degli esponenti del partito di Di Pietro
REGGIO CALABRIA – Nell’ambito della seduta del 21/03/2011 dedicata al codice etico di autoregolamentazione in materia elettorale per contrastare ogni forma di collusione mafiosa si è registrato l’intervento del vicesegretario regionale del partito Italia dei valori, Francesco Critelli, il quale, nel condividere l’iniziativa e il merito della proposta, ha evidenziato come Italia dei valori abbia già approvato al proprio interno un codice di autoregolamentazione che per certi versi si presenta ancor più rigido nella selezione dei candidati, ritenendo imprescindibile un approccio incisivo ad un problema che investe in particolare le aree meridionali. “Intervenire a monte -ha specificato Critelli – contribuisce ad evitare che il mondo politico si ritrovi interlocutori poco credibili sul piano etico e giudiziario e nel contempo serve a dare legittimazione all’agire politico rispetto ad una società civile oggi molto critica”.E’ intervenuto nel dibattito anche il consigliere regionale dell’idv Giuseppe Giordano, componente della commissione, il quale ha rimarcato come il gruppo consiliare su queste tematiche non ha mai assunto posizioni pregiudiziali e, anzi, pur mantenendo una posizione critica su alcune iniziative legislative perché ritenute insufficienti e carenti, non si è sottratto a offrire un contributo costruttivo. “Basti pensare – ha puntualizzato Giordano- alla recente legge regionale 7 marzo 2011, n. 3 recante “Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e disposizioni in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria” nella quale sono stati recepiti quasi integralmente gli emendamenti presentati contribuendo all’elaborazione di un testo più confacente a contrastare il fenomeno mafioso negli appalti pubblici. Ciò sta a significare – ha concluso Giordano- che la lotta alla mafia deve necessariamente essere trasversale attraverso un atteggiamento condiviso da parte delle forze sane presenti all’interno dei gruppi politici”.
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