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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Costituente per Rende, Miceli (M5S): “Facciamola attraverso consultazioni popolari” Il grillino insiste: "La proposta non deve essere utilizzata per coprire notizie di scelte amministrative infelici"

Costituente per Rende, Miceli (M5S): “Facciamola attraverso consultazioni popolari” Il grillino insiste: "La proposta non deve essere utilizzata per coprire notizie di scelte amministrative infelici"
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RENDE – Abbiamo letto in questi giorni le varie discussioni tra il PD e il centrodestra sull’ipotesi di una Costituente per Rende proposta dal Sindaco Manna. Noi del Movimento 5 Stelle Rende vorremmo fosse occasione per i cittadini d’esser chiamati a intervenire nelle scelte amministrative e che quindi essi possano essere non solo spettatori ma protagonisti della vita pubblica, soprattutto in decisioni importanti come quelle di carattere statutario: vorremmo che i cittadini venissero consultati prima di attuare importanti modifiche Statutarie.

Per quanto poi riguarda nel merito delle modifiche da apportare allo Statuto Comunale, le nostre proposte riguardano l’istituzione di processi deliberativi popolari di carattere ordinario, per aiutare gli amministratori nel prendere decisioni più equilibrate. Essi risulterebbero strumenti di partecipazione, di consultazione e di democrazia diretta quali la possibilità, per un comitato di cittadini, di richiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto su un determinato tema oppure la possibilità d’avere un’istruttoria pubblica in cui possano essere depositati documenti e sentiti esperti. E ancora, si potrebbero istituire i comitati di quartiere e di zona (di cui tanto hanno parlato PD e centrodestra senza mai concretizzare), si potrebbe parlare di bilancio partecipativo con cui far decidere ai cittadini come destinare una parte dei fondi del bilancio comunale oppure, ancora, si potrebbe prevedere la pubblicazione anticipata on-line di importanti atti in approvazione. E poi, forse la proposta più importante, si può istituire il referendum popolare propositivo senza quorum, come fatto dall’amministrazione a 5 stelle di Parma, per deliberare in tutto o in parte un nuovo atto amministrativo oppure per deliberare la modifica di un analogo provvedimento vigente (ad esempio si potrebbe usare questo strumento per sapere cosa ne pensano gli abitanti di Rende della creazione dell’Area Urbana Cosentina attraverso la fusione dei Comuni).

Un’ottima idea quindi, quelle di modificare lo Statuto Comunale se lo si facesse nella direzione della democrazia partecipata. Abbiamo paura però che, nella realtà dei fatti, l’amministrazione di centrodestra della nostra città utilizzi l’argomento come “arma di distrazione” al fine di distogliere l’attenzione da altre problematiche: il caso Telecom in primis, ricordiamo che ci si è impegnati a pagare debiti contestabili (vista l’inesistenza di un contratto iniziale), seguito poi dall’aumento smisurato ed illogico (visto il servizio reso) della TARI: perché ad un aumento della tariffa da parte di Calabria Maceri del 60% è corrisposto un aumento per i cittadini del 300%? I consumi calano, di conseguenza calano anche i rifiuti prodotti… Ma le tariffe aumentano! Per di più attuando la raccolta differenziata che però sembra non produrre benefici.

Nessuno si preoccupa di non azzoppare l’economia già in crisi dei commercianti rendesi, l’importante è pagare aziende “potenti” come la Telecom. Si fa cassa sulle spalle dei cittadini per accontentare grosse società per azioni che poco hanno a che fare col nostro territorio. E allora ben vengano le proposte come la Costituente, se non sono solo belle parole, anzi sfidiamo l’amministrazione di centrodestra e il PD a dimostrare coi fatti che a Rende un’altra politica è possibile: non dalla parte di caste e comitati d’affari, ma dalla parte dei cittadini! Finora non è stato così, ne con la vecchia amministrazione ne con la nuova.