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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Costa Concordia, la verità di Domnica La moldava parla di uno strano "prelievo" dalla nave

Costa Concordia, la verità di Domnica La moldava parla di uno strano "prelievo" dalla nave
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Giravolta della ballerina moldava Domnica Cemortan sulla notte del naufragio della Costa Concordia. Appena ieri diceva che un elicottero era atteso sulla nave per far scappare Francesco Schettino, forse insieme a lei e al maitre Ciro Onorato. Ma oggi, in televisione, ha cambiato versione: l’elicottero c’è sempre nel suo racconto, ma lo scopo del suo utilizzo sarebbe diverso, cioè prelevare un oggetto dalla nave e portarlo a terra. Che cosa fosse, questo oggetto, non lo sa precisare. Una scatola, una borsa, un pacco? Domnica non sa. Di sicuro un collo ingombrante, roba che un uomo da solo non potrebbe tenere con le sue mani. La moldava si dice certa di questa ‘operazione’ nelle fasi convulse del naufragio: anche perché glielo avrebbe raccontato un primo ufficiale di Costa Crociere, colui che l’avrebbe ritirato e trasportato via aerea sull’isola. Per lei, una fonte autorevole. Uno, poi, che per la Cemortan avrebbe fatto carriera in Costa Crociere. Uno che è stato promosso nella compagnia. “Io non ho visto nessun elicottero – ha detto Domnica Cemortan -. Ma un elicottero arrivò, dalla compagnia, sull’ isola. Questo elicottero è arrivato due ore più tardi”.

Per la moldava la persona che ha avuto contatto diretto con l’elicottero sarebbe “la stessa che ha preso qualcosa della nave da mettere sull’elicottero. C’erano molti feriti sulla Concordia, ma in quel momento si doveva prelevare qualcosa”. “Io – aggiunge – ho visto questo oggetto dopo, sull’isola. Ho visto dopo tutto. E questa persona mi ha detto ‘bene, a posto, aveva dato la cosa che lui aveva tenuto'”, forse riferendosi a Schettino, custode dell’oggetto, “un oggetto grande”. La persona, sempre per la Cemortan, sarebbe un primo ufficiale, collaboratore di Schettino in plancia. “Questa persona al momento dell’impatto lavorava col capitano – ricorda -. Ma dopo non l’ho visto più sul ponte, io non so dove” fosse andato “perché quando il capitano dice di abbandonare la nave, lui non c’è più”. “Voglio anche dire – aggiunge – che questa persona oggi lavora in Costa e il suo grado è più”. “E’ stato promosso?”, le viene chiesto. “Sì” e “come può essere promosso una persona che è stata responsabile col capitano, la persona dopo il capitano, il primo ufficiale. Non posso capire, per me non è normale”. Forse perché “questo oggetto è importante”.

Dichiarazioni che fanno discutere. Alla procura di Grosseto in anni di indagini nessuno ha mai riferito di questo oggetto misterioso. E tantomeno risulta la presenza di un velivolo in zona operazioni diverso da quelli militari e delle forze dell’ordine impiegati per i soccorsi ai naufraghi. “Nessuno ha visto e sentito un elicottero, non risulta”, ha detto il procuratore Francesco Verusio. Secco, poi, il commento di Gregorio De Falco, che era capo della sala operativa della capitaneria di Livorno: “Un’ipotesi da non prendere neanche in considerazione”. Al Giglio si alternarono elicotteri di guardia costiera, marina, aeronautica, guardia di finanza. Mentre sull’isola atterraggi ‘curiosi’ di velivoli privati nell’unica piazzola attrezzata non risultano la notte del naufragio: dal Comune smentiscono circostanze simili. E comunque la Cemortan non esita a tirare in ballo Costa dicendo che l’elicottero sarebbe stato inviato dalla compagnia. Ma perché ne parla ora? “Nessuno me lo ha mai chiesto”, dice la moldava che poi spiazza ancora tutti rivelando che su questa vicenda dell’elicottero e dell’oggetto portato via “sono stata chiamata dalla compagnia” Costa Crociere “per parlare con loro, in ufficio. C’erano molte persone, avvocati e ufficiali. Mi hanno chiesto cosa avessi visto”, “volevano essere sicuri di sapere cosa avessi visto”.