Cosenza, ko amaro
Il Viareggio batte i silani per 3-1. Bocalon devastante
Cosenza, ko amaro
Il Viareggio batte i silani per 3-1. Bocalon devastante
VIAREGGIO (4-4-2): Pinsoglio 6,5; Brighenti 7, Fiale 6,5, Massoni 6,5, Malacarne 6,5; Calamai 6,5 (32′ st Cristiani sv), Pizza 7, Castiglia 6, Taormina 6,5 (47′ st Luppi sv); Bocalon 8, Marolda 6,5 (41′ st D’Onofrio sv). (Merlano, De Paola, Bertolucci, Cosentini). All. Scienza 7.
COSENZA (4-5-1): Marino 5,5; Aquilanti 5, Thackray 5, Ungaro 5, A. Fiore 5,5; Matteini 5, Roselli 5,5, S. Fiore 5, Evola 6,5 (32′ st Cotroneo sv), Degano 5 (32′ st Martucci sv); Essabr 6. (De Luca, Scarnato, Maglione, Sommario, Viscardi). All. De Rosa 5,5.
Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. Assistenti: Fiorito di Salerno e Vuolo di Castellammare di Stabia.
Reti: 14′ pt Bocalon, 34′ pt Bocalon, 44′ pt Essabr, 22′ st Bocalon.
Note: 800 spettatori circa. Espulso Castiglia (Viareggio) al 49′ st. Ammonito Pizza (Viareggio) Angoli 2-8. Recuperi 0′ pt, 4′ st
Le macchine riescono a non farsi mai condizionare da ciò che succede al loro esterno, gli uomini no. Ecco perché il Cosenza è stato cancellato dal Viareggio. Il 3-1 dei “Pini” è un copione forse annunciato, magari non scontato, ma che comunque in molti credevano che sarebbe potuto andare in scena. I bianconeri compiono un passo gigante verso la salvezza, consapevoli che domenica prossima, nel ritorno del “San Vito”, potranno amministrare un notevole vantaggio di due gol. In pratica potranno anche perdere con una rete di scarto, ma sarebbero comunque salvi. Tempi duri a Cosenza: i giocatori non percepiscono uno stipendio da febbraio e, all’appuntamento più importante della loro stagione, vengono presi letteralmente a pallonate da un Viareggio che in una sola domenica ritrova il lato più bello di sé, segnando addirittura tre gol, cosa che non accadeva dal 26 settembre scorso. E’Riccardo Bocalon l’eroe del giorno, quello che, se davvero le zebre conquisteranno la salvezza, verrà ricordato per sempre. Tre gol, più uno annullato per fuorigioco, sono quanto di più bello ed importante per raggiungere un traguardo che con l’arrivo della primavera sembrava allontanarsi di settimana in settimana. Ed invece il centravanti ha colpito come un cecchino infallibile – di testa, in zampata e con una deviazione – sempre a due passi dalla porta. Troppo più forte il Viareggio, capace di imprimere ritmi alti, specie nel primo tempo. E dopo il gol annullato a Bocalon al 6′, fuorigioco su cross di Brighenti, l’1-0 è giunto al 14′, con il colpo di testa dell’attaccante veneziano, su azione partita dalla destra con un cross di Taormina ed alimentata da Marolda. Il raddoppio è stato quanto più di naturale può esistere nel gioco del calcio: affondo del solito Taormina da sinistra e girata secca con l’esterno, ancora di Bocalon per un 2-0 che manda in delirio l’intero stadio “dei Pini”. Il gol di Essabr allo scadere del primo tempo – colpo di testa su angolo dalla destra di Degano – è soltanto un’illusione che verrà spazzata via nella ripresa, ancora da Bocalon, che come un avvoltoio anticipa secco Aquilanti e fulmina Marino. Il racconto dei gol è la cronaca di un’ordinaria domenica nella quale una squadra non fallisce nei momenti che più contano, mentre l’altra si scopre fragile nella testa e soprattutto in difesa, con continui svarioni che hanno facilitato il compito degli attaccanti bianconeri. L’espulsione nel finale di Castiglia, per altro discutibile, non cambia le sorti di un match che non ha mai avuto storia. E che forse rappresenta il punto di partenza per la salvezza del Viareggio. Per la truppa di Scienza sarà necessario raggiungere pure l’arrivo, per poi dare libero sfogo ai festeggiamenti. Il Cosenza non può fare altro che appellarsi al suo pubblico, sperando che il “San Vito” tra sette giorni diventi un catino bollente. Tanto quanto la situazione societaria, che continua a precipitare col passare dei giorni.
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