Il Tar Calabria boccia il presidente ff della Regione Nino Spirlì e la Giunta regionale sulla vicenda Corap, il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Il Tribunale Amministrativo a sospeso la messa in liquidazione del Corap e la nomina del nuovo commissario liquidatore del Consorzio disposti dall’esecutivo Spirlì a fine agosto perché, in estrema sintesi, il governatore reggente e la Giunta si trovavano in regime di prorogatio e non potevano adottare atti che non fossero straordinari e urgenti.
A ricorrere contro il Tar è stato l’ex commissario del Corap Renato Bellofiore, ex sindaco di Gioia Tauro e tra l’altro vicino alla Lega il quale era stato scalzato a favore del neo commissario liquidatore Tommaso Calabrò, nominato dall’esecutivo a fine agosto.
Nell’ordinanza del Tar si legge che “la Giunta regionale che ha adottato l’atto è quella che ha esercitato i poteri in seguito al decesso del Presidente della Regione ai sensi dell’articolo 33 dello Statuto regionale e, dunque, in regime di prorogatio (la norma prevede che in seguito a sfiducia, rimozione, impedimento permanente, morte, incompatibilità sopravvenuta e dimissioni volontarie del presidente, Il presidente della Giunta e la Giunta rimangono in carica fino alla proclamazione del nuovo presidente) e che, inoltre, l’atto è stato adottato in data successiva alla indizione delle elezioni amministrative regionali”.
Il Tar accoglie il ricorso dell’ex commisssario del Corap, sospende gli atti impugnati e fissa l’udienza di merito al 16 marzo 2022.
Ieri lo stesso presidente ff Spirlì è uscito con un’altra delle sue, l’ennesima, sulle percentuali dei vaccinati in Calabria con un post social “GRANDE SODDISFAZIONE! Lascio la Calabria con l’89,7% di vaccinati
A dispetto dei numeri a caso dati da perfetti sconosciuti disinformati!”, nei fatti pubblicando pure i dati del governo, ma nei fatti facendo confusione tra le percetuali delle dosi somministrate e quelle reali dei vaccinati (sic!). Intanto ancora slitta la proclamazione di Roberto Occhiuto, la attendono i calabresi…al più presto!