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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Continuano gli appuntamenti di Reactioncity Woman I giovani di Pensando Meridiano e E!state Libera insieme

Continuano gli appuntamenti di Reactioncity Woman I giovani di Pensando Meridiano e E!state Libera insieme
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“ReActionCity Women” continua ad aprirsi alla città. Dopo il primo
“cantiere evento” dello scorso 14 luglio, in vista dell’inaugurazione
settembrina, il progetto, che da mesi sta mettendo insieme una rete di
soggetti sociali ed istituzionali intorno alla realizzazione di una
sartoria curata da donne in difficoltà all’interno di un bene sottratto
alla criminalità organizzata e tolto da degrado ed abusi, ha incrociato le
esperienze di “E!state liberi con Libera” e del Museo dello strumento
musicale. Infatti, in via Possidonea 53, dove taglieranno e cuciranno le
donne riunitesi nella coop “SoleInsieme”, giovanissimi volontari
provenienti dalla provincia di Cosenza e dalla Toscana, in questi giorni
operativi di un campo di lavoro al MuStruMu, e Demetrio Spagna, presidente
dello stesso centro culturale qualche tempo fa dato alle fiamme, prima
all’interno e dopo nel cortile “social” reso vivibile e bello da originali
arredi realizzati con il riciclo sostenibile, hanno incontrato alcuni
protagonisti di “ReActionCity Women”. L’iniziativa, che vede impegnati la
consigliera di parità Daniela De Blasio, la professoressa Consuelo Nava,
Pensando Meridiano, il tribunale di Reggio, la casa circondariale di
Arghillà, l’Agape, la Provincia, il Comune, Confindustria e Confcommercio e
che guarda a temi come i beni sequestrati e confiscati, le donne, la
partecipazione civica, il riciclo dei materiali e degli spazi, il riscatto
civile come quello dei detenuti che hanno lavorato alla riqualificazione
dell’immobile, lo sviluppo. «Il nostro non è un cantiere qualsiasi,
considerati gli obiettivi, le questioni e il partenariato. La nostra vuole
essere un’operazione pilota per replicarne altre» e «attraverso l’incrocio
di percorsi e l’unione di forze stiamo creando uno sbocco lavorativo
concreto e stabile per le donne e creando nuove consapevolezze su diversi
temi» hanno rispettivamente affermato Giuseppe Mangano di Pensando
Meridiano e la presidente di “SoleInsieme” Giusy Nuri nell’illustrare
mediante video e slides i particolari del progetto ad una coinvolta platea,
all’interno della quale c’erano anche la consigliera di parità Daniela De
Blasio ed il volontario Massimo La Monica che quotidianamente ha guidato i
detenuti fra mattoni, cemento ed arnesi. «Con “ReActionCity Women” abbiamo
lanciato una buona prassi per rendere produttivi socialmente,
economicamente e culturalmente i beni in attesa di una confisca spesso
dettata dai tempi lunghi del processo, trasformandoli così da luogo di
illegalità a luogo di progresso» sono le parole di Francesco Spanò,
referente reggino di Libera, che ha evocato un positivo protocollo in
materia firmato dal locale tribunale e dall’associazione nazionale guidata
da un don Luigi Ciotti che, tra l’altro, qualche tempo fa ha visitato il
civico 53 di via Possidonea, mentre «stiamo riconquistando uno dei
territori in mano al nemico mafioso. Lo stiamo restituendo alla
collettività creando lavoro e socialità. È necessario che la cittadinanza
attiva stia al fianco di magistrati e forze dell’ordine come in questa
esperienza», invece, sono state quelle di Mario Nasone, presidente
dell’Agape, che ha rilanciato auspicando la possibilità di realizzare un
centro di formazione e di un asilo aziendale nei due piani superiori la
sartoria. “E’ il miracolo di innovazione sociale urbana che accade qui per
la condivisione di ogni giorno – ha concluso così Consuelo Nava,
responsabile scientifico di “ReActionCity”, che, inoltre, ha lanciato il
prossimo progetto della “FabCity”, cioè la realizzazione di uno spazio
fisico di coworking nella periferia sud di Reggio per attuare il
trasferimento dei saperi sull’innovazione e la creatività, la produzione di
lavoro competitivo – i luoghi urbani riqualificati e riscattati sono il
miglior esempio di memoria che resiste, non commemorano il passato, ma
gridano la necessità del futuro. Non ci sarà sviluppo per il Sud e la
Calabria se non si ferma l’invecchiamento di questa terra, per quanto mi
riguarda le migliori città di domani le faranno i migliori giovani di oggi.
È con loro e per loro che occorre spendere tutte le energie che abbiamo».