Sempre vivo il culto per la Madonna della Grotta di Bombile nonostante il crollo
Nov 03, 2014 - redazione
di Caterina Sorbara
Incastonato, in una ripida parete di roccia argillosa, che scendeva in una stretta e profonda gola, il Santuario della Madonna della Grotta di Bombile, piccola frazione di Ardore, era uno dei luoghi più suggestivi della Calabria.
Si raggiungeva attraverso 144 gradini che scendevano a strapiombo, costeggiando la parete bianca che il vento aveva modellato nel tempo, scavando profonde e lunghe rughe.
Accanto alla chiesa vi erano le celle dei monaci.
La devozione a questa Madonna era (lo è ancora) molto forte, non solo nella locride, ma in tutta la provincia di Reggio Calabria, in particolare nella Piana del Tauro.
Il giorno della festa, il 3 maggio arrivavano a migliaia e chi, doveva scogliere un voto scendeva la ripida scalinata in ginocchio e all’indietro.
Le prime notizie storiche sul Santuario risalgono al 1507 quando il frate Jacopo da Tropea, compagno del beato Francesco da Zumpano, individuò in questo luogo, franoso e battuto dal vento, il posto in cui ritirarsi da eremita.
In principio fu scavata nella roccia una grotta che doveva servire da eremo, in un secondo tempo iniziarono i lavori della chiesa che, nel 1525, venne consacrata.
La statua della Madonna con il Bambino, è un’opera in marmo bianco di Carrara.
Pensate che secondo molti studiosi, sarebbe da attribuire allo scultore siciliano Antonello Gagini o, comunque, sarebbe stata realizzata in una bottega da uno dei suoi allievi.
All’interno del Santuario c’erano anche: un’acquasantiera a mensola in marmo di Prestarona; due tele raffiguranti la Madonna del Rosario tra i Santi e la Madonna con il Bambino tra Santa Veneranda e un Santo vescovo (del 1779) entrambe del pittore Gaetano Bagnato di Tropea.
Purtroppo dopo la frana di venerdì 28 maggio del 2004 e l’altra dell’11 giugno dello stesso anno, la rupe è crollata, il Santuario è sparito, seppellendo cinque secoli di storia religiosa.
Qualche anno fa, quando è stata recuperata la statua della Madonna, che ora si trova, presso la Chiesa dello “Spirito Santo”, tutti i devoti avevano sperato in un inizio dei lavori di ripristino e ricostruzione.
A 10 anni dal crollo, ciò non è avvenuto, nonostante le promesse, tutto tace.
Un lungo e spaventoso silenzio che fa soffrire non solo i bombilesi ma tutti i devoti che,da 10 anni aspettano di ritornare a percorrere quei 144 gradini, in uno dei posti più suggestivi e belli della nostra Calabria, ricca di storia e spiritualità.
L’augurio è che presto a livello politico, qualcuno possa prendere a cuore il problema e restituire il Santuario ai bombi lesi, ai devoti e non ultimo alla storia.