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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Consuelo Nava con i giornalisti de “L’Ora della Calabria”

“Questa nuova resistenza sarebbe una bella lezione di legalità, in un sistema di comunicazione in cui troppo spesso la questione della legalità invece di essere vissuto nelle righe e nelle pagine di giornali liberi, e’ diventato una rubrica di intrattenimento civile sui temi su cui creare eventi, petizioni, passerelle per quei padroni, mentre i giornalisti migliori possono essere: censurati, allontanati, denunciati, minacciati e mal pagati”

Consuelo Nava con i giornalisti de “L’Ora della Calabria”

“Questa nuova resistenza sarebbe una bella lezione di legalità, in un sistema di comunicazione in cui troppo spesso la questione della legalità invece di essere vissuto nelle righe e nelle pagine di giornali liberi, e’ diventato una rubrica di intrattenimento civile sui temi su cui creare eventi, petizioni, passerelle per quei padroni, mentre i giornalisti migliori possono essere: censurati, allontanati, denunciati, minacciati e mal pagati”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Le vicende che coinvolgono in queste ore i giornalisti del quotidiano calabrese “L’ Ora della Calabria”, con la dismissione del giornale, dopo i gravi fatti accaduti nelle settimane scorse, sono l’ennesima prova di colpevolezza di quella politica ignorante e arrogante che volendo controllare tutto, compra tutto, tranne poi far fallire passioni e dignità.
Fanno bene i giornalisti a resistere e farà bene il nuovo direttore, se sceglierà di stare con i giornalisti; questa nuova resistenza sarebbe una bella lezione di legalità, in un sistema di comunicazione in cui troppo spesso la questione della legalità invece di essere vissuto nelle righe e nelle pagine di giornali liberi, e’ diventato una rubrica di intrattenimento civile sui temi su cui creare eventi, petizioni, passerelle per quei padroni, mentre i giornalisti migliori possono essere: censurati, allontanati, denunciati, minacciati e mal pagati.
Sarebbe già bastato presidiare la loro professionalità e difenderla per contribuire alla causa. Eppure la passione ti porta, in una terra come questa, in una città come questa, a sopportare credendo che basti resistere ed attendere tempi migliori, motivo per cui adesso ci sono giornalisti che occupano un posto di lavoro, contro la liquidazione. Non è una questione relativa alla sussistenza dei giornalisti, e’ una questione di esistenza dei calabresi, non accettare che ogni presidio di cultura, civiltà e coraggio divenga la casa di padroni e venditori. Ringrazio i giornalisti del “L’Ora della Calabria” per la loro voglia di sentirsi liberi e auguro loro di essere i protagonisti di un’iniziativa differente, finalmente la loro, finalmente per noi, perché di questo loro coraggio ne abbiamo tutti bisogno.
Prof.ssa Consuelo Nava.