Confartigianato Reggio Calabria, “Il caro-bollette può uccidere le piccole e medie imprese”
Gen 19, 2022 - redazione
Di Rebecca Allera
La situazione del caro energia sta creando molti disagi alle imprese italiane, su questo tema è intervenuta Confartigianato di Reggio Calabria, “Il problema del caro-energia riguarda tutto il sistema produttivo nazionale: tanto gli energivori esposti alla concorrenza internazionale, quanto le piccole imprese che pagano la maggior parte degli oneri generali di sistema in bolletta”. Così l’associazione degli artigiani la quale continua nella sua “preoccupazione” in quanto “I piccoli imprenditori sono penalizzati da una distribuzione iniqua di questi oneri, che finanziano per il 49%, pari a 4,7 miliardi di euro, e che sono dedicati, tra l’altro, alle agevolazioni per le aziende energivore. In particolare, poi le piccole imprese della Calabria rischiano di pagare un prezzo elevatissimo in termine di tenuta dell’attività, che rischiano di essere compromesse dall’accelerazione dei costi”.
“Confartigianato denuncia il problema storico degli squilibri nella struttura della bolletta energetica che colpiscono i piccoli imprenditori. A causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali, le micro e piccole imprese con consumi energetici contenuti sono costrette a finanziare la maggiore quota di oneri per il sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le imprese energivore, e i bonus sociali”.
La stessa prosegue duramente asserendo che, “Questa iniqua distribuzione del carico contributivo gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le piccole imprese che finiscono per pagare l’elettricità 4 volte di più rispetto a una grande industria”.
Confartigianato rivolgendosi al Governo, “impegnato a individuare misure per alleggerire il costo dell’energia, sollecita “la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia”.
La proposta della Confartigianato reggina è quella di “estrarre”, così chiede, “almeno parzialmente, dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalità generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale”.
Inoltre l’associazione artigiani “sollecita” di introdurre “la definizione normativa dei criteri di distribuzione della contribuzione in bolletta, fondati sull’allineamento tra consumi e gettito. E ancora la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica”.
Infine un altro “fronte sul quale Confartigianato chiede di intervenire”, è “l’eliminazione delle inefficienze legate alla formazione del prezzo di borsa, che condiziona il peso dei costi energetici producendo extramargini di guadagno per alcun produttori, inaccettabili nell’attuale situazione di emergenza”.