Irrigava 1.600 piante di marijuana, arrestato un affiliato della cosca Talia
Giu 20, 2013 - redazione
In manette è finito Francesco Cilione, un 31enne originario di Melito Porto Salvo, con precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso, ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta Talia di Bova Marina. E’ stato sorpreso ad irrigare la piantagione situata in una zona impervia nei pressi del torrente “Sideroni” nel comune di Bova Marina
Irrigava 1.600 piante di marijuana, arrestato un affiliato della cosca Talia
In manette è finito Francesco Cilione, un 31enne originario di Melito Porto Salvo, con precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso, ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta Talia di Bova Marina. E’ stato sorpreso ad irrigare la piantagione situata in una zona impervia nei pressi del torrente “Sideroni” nel comune di Bova Marina
A seguito di attività investigativa e di servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto alla diffusione degli stupefacenti, intensificati dal Questore di Reggio Calabria, dr. Guido Longo, in tutto il territorio della Provincia, ieri, personale del Commissariato di P.S. di Condofuri, ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria che ha condotto ad un arresto in flagranza di reato di produzione di sostanze stupefacenti del tipo cannabis indica ai fini di spaccio, e al sequestro di una piantagione di marijuana composta da oltre 1600 piante, alte tra i 40 e 100 cm., in ottimo stato, irrigate mediante impianto idrico collegato ad un pozzo azionato da un’elettropompa alimentata da un gruppo elettrogeno.
L’arrestato, Francesco Cilione, un 31enne originario di Melito Porto Salvo (RC), pregiudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta “Talia” di Bova Marina (RC), è stato sorpreso ad irrigare la piantagione situata in una zona impervia nei pressi del torrente “Sideroni” nel Comune di Bova Marina
Come disposto dall’autorità giudiziaria competente, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria in attesa dell’udienza di convalida.
Un’operazione di polizia giudiziaria che, oltre ad aver consentito di sequestrare e sottrarre al mercato del traffico di stupefacenti un importante quantitativo di droga, rappresenta un fondamentale segnale nel contrasto di tal fenomeno, di particolare allarme sociale e primo settore d’interesse nell’evoluzione degli obiettivi della criminalità organizzata.
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