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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Commissione d’inchiesta sul dissesto Monte dei Paschi di Siena Molinari (Misto): "Vogliamo i colpevoli: non è giusto che l'incuria dei rappresentanti sul funzionamento del sistema debba ricadere sul popolo rappresentato"

Commissione d’inchiesta sul dissesto Monte dei Paschi di Siena Molinari (Misto): "Vogliamo i colpevoli: non è giusto che l'incuria dei rappresentanti sul funzionamento del sistema debba ricadere sul popolo rappresentato"
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ROMA – Era doveroso andare avanti nella battaglia per l’individuazione dei colpevoli del dissesto del Monte dei Paschi di Siena. In seno alla Commissione Finanze e Tesoro, della quale rivesto la carica di Vice Presidente, ho reso la mia relazione e si è proceduto ad incardinare il DDL – AS n.624 – che prevede l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta che  faccia luce sulla fine ingloriosa di uno fra i più importanti – oltre che tra i più antichi della storia – gruppi bancari del paese. All’epoca ne costituiva il terzo per numero di filiali, ricomprendendo Antonveneta e Biverbanca.

Ritengo l’istituzione di tale Commissione un atto dovuto, che non porta in se’ l’intento di sovrapporsi alla macchina della giustizia quanto, piuttosto, la volontà di chiarire una vicenda, a tratti oscura, e restituire un quadro chiaro della vicenda ai risparmiatori italiani. E’ necessario stabilire la tortuosità di un percorso che ha condotto il Monte dei Paschi a dilapidare, dal momento dell’acquisto nel 2007 proprio della Antonveneta, un valore di circa 7 miliardi di euro (3 miliardi circa il suo valore effettivo, di fronte all’esborso di un costo pari a circa 10 miliardi). Un pessimo affare che ha portato al solito piano industriale “lacrime e sangue” di cui si sono dovuti caricare il costo i cittadini italiani variamente coinvolti, lavoratori e risparmiatori “in primis”.

Ora bisogna chiedersi, non tanto chi dobbiamo ringraziare per una così poco avveduta acquisizione, quanto cosa non ha funzionato in quegli organismi tecnici deputati al controllo del corretto funzionamento del mercato finanziario. Si sa che spesso anche in organismi tecnici rientrano clandestinamente, dalla finestra, quelle convenienze politiche che si fanno uscire dalla porta del merito e della competenza: bisogna fare in modo che subentri la consapevolezza di tutte le forze politiche nell’impedire nuovi simili accadimenti.

Non è giusto che l’incuria dei rappresentanti sul funzionamento del sistema debba ricadere sul popolo rappresentato.

Avv. Francesco Molinari

Cittadino eletto al Senato

Vice Presidente Comm. Finanze e Tesoro