Come utilizzare gli indicatori di trading per gestire la volatilità dei mercati
Feb 25, 2020 - redazione
I mercati globali sono soggetti a rapidi cambiamenti. Modifiche che possono derivare da fattori endogeni o esogeni. È così che l’emergere di una emergenza sanitaria, un evento mondano o un problema socio-politico possono influire anche pesantemente sull’intero contesto in cui ci muoviamo. Per questo motivo una fase fondamentale e delicata delle azioni di trading è collegata alle analisi che devono essere effettuate con cadenza ravvicinata e costante. I dati ci possono, infatti, raccontare molto di determinate situazioni e consentono di approfondire maggiormente le condizioni vigenti.
Accedendo a un livello più profondo delle nostre conoscenze o della situazione in cui operiamo potremo trarre beneficio praticamente da qualsiasi intervento. In questo modo avremo ampie possibilità di creare la strategia più performante perché basata su informazioni oggettive e sulla nostra capacità di “leggere” la realtà.
A tal proposito fare trading, tradizionale od online, si collega intrinsecamente all’individuazione e all’utilizzo di specifici strumenti che nel corso del tempo si sono rivelati efficaci. In questa importante categoria rientrano di diritto quegli elementi che sono diventati conosciuti sotto l’etichetta di migliori indicatori di trading.
Le basi degli indicatori di trading.
Le implicazioni dirette, derivanti dalla corretta o scorretta interpretazione degli indicatori di trading, sono ampie e diversificate. Come in altri settori, anche in questo caso l’analisi è il punto di partenza imprescindibile sulla quale basare l’intera strategia.
Tattica e metodologia, che in tutti i casi sono importanti, nel trading diventano infatti il centro attorno a cui si muovono tutte le altre decisioni. Senza anche una solo di esse diventa impossibile se non addirittura deleterio operare in questo ambito così dinamico. Negli anni è stato rilevato che la non conoscenza e l’improvvisazione sono due dei principali, e più potenti, nemici di un trader.
Prima di vedere come procedere soffermiamoci, perciò, un momento sulla definizione attraverso cui riconoscere questi parametri. Quando parliamo di indicatori di trading intendiamo riferirci a tutti quegli elementi che consentono di interpretare il mercato finanziario. In questo modo l’operatore ha la possibilità di ricavare indicazioni utili sul periodo (a breve, medio o lungo termine), sulle tendenze in atto e sulla fluttuazione dei prezzi. L’impiego di questi strumenti e le interpretazioni redatte permettono, dunque, di progettare un planning d’azione adeguato al proprio asset di interesse.
Indicatori di trading: quali scegliere?
Ora che conosciamo nel dettaglio che cosa sono gli indicatori di trading, vediamo come effettuare le scelte più giuste per il nostro business. Le possibilità a nostra disposizione sono davvero numerose, ognuna presenta opportunità e utilità differenti. Le medie mobili, l’oscillatore stocastico, il Relative Strength Index, il Commodity Channel Index e molti altri sono solo alcune delle soluzioni a cui guardare.
Quel che più conta per il pieno raggiungimento degli obiettivi non sarà, quindi, tanto lo strumento utilizzato quanto altri fattori. Tra questi rivestono un ruolo speciale sia le motivazioni che ci hanno spinto a iniziare la nostra attività di trading sia elementi a prima vista non direttamente collegati.
Ecco, dunque, che sarà essenziale avere profonde conoscenze del settore di intervento e la capacità di interpretare in maniera univoca il quadro generale. Non basterà infatti captare e leggere il singolo dato, ma dovremo essere in grado di comparare i segnali proposti da indicatori di trading differenti. La sinergia che si viene infine a creare è la strada migliore per riuscire a individuare la corretta strategia da seguire senza farsi abbagliare da tracce flebili o poco significative nel lungo periodo.