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Cittanova, associazione Ruggiero contro Amministrazione

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Carissimi concittadini,
se è vero che la democrazia è partecipazione, allora l’associazionismo dovrebbe rappresentarne sempre la sua forma più alta, ma questo principio a volte viene applicato in modo distorto.
Durante la seduta del Consiglio Comunale del 26/11/2016, alla quale siamo stati – telefonicamente – invitati a partecipare dal Sig. Sindaco, è stato presentato il Progetto:
“1618-2018. I 400 anni di Cittanova, dalla nostra storia un posto per il futuro”.
Durante lo svolgimento dei lavori abbiamo appreso con stupore e rammarico della già avvenuta composizione di un’associazione temporanea di “scopo” (ATS), tra il Comune e due associazioni culturali presenti ed operanti sul territorio, nella fattispecie Kalomena e Cittanuova le quali, insieme ad un comitato scientifico guidato dall’Illustrissimo Professore Francesco Adornato (Magnifico Rettore dell’Università di Macerata) e composto da intellettuali di primo piano, porteranno avanti sino al 2018 il progetto per il 400° anniversario della fondazione del nostro amato paese.
Questo era l’unico punto all’ordine del giorno sul quale il Consiglio Comunale si è espresso approvando la Costituzione dell’ATS e il relativo atto costitutivo.
Di sicuro l’Amministrazione avrebbe potuto cogliere l’occasione di questo anniversario per avviare un processo virtuoso e partecipativo, volto a coinvolgere già in questa prima fase tutte le realtà attive sul territorio che da anni lavorano per proiettare Cittanova verso traguardi prestigiosi e riconosciuti.
Invece si è affrettata a sottoscrivere una ATS con le sole due associazioni riconducibili a esponenti della compagine politica del Sindaco Cosentino. A questo si è aggiunta l’apologia dell’operazione affidata alla prestigiosa figura del Professore Adornato, intellettuale di indiscusso spessore ma che, tuttavia, molto discutibilmente non ha disdegnato di rivendicare la sua matrice politica e filo-governativa, mentre la “snellezza procedurale” è stata assunta a giustificazione dell’iniziale esclusione di tutte le altre associazioni.
Ci sembra troppo!
Soprattutto per un’occasione che più di altre dovrebbe essere contraddistinta dalla trasversalità e dalla partecipazione collettiva.
A scanso di equivoci, nessuno vuole sindacare la libera appartenenza politica di chi svolge attività culturale o associativa ma nessuno sconto va fatto a chi intende lottizzare l’azione culturale perché divenga prerogativa della propria parte politica.
Le condivisibili proposte futuristiche del Professore Adornato, per riportare Cittanova agli antichi splendori, potrebbero risultare encomiabili e meritevoli di grandi apprezzamenti se, e solo se, a lavorarci venissero chiamate tutte le associazioni e i singoli, intellettuali, tecnici, professionisti, artisti, che da decenni operano per rilanciare Cittanova, evitando gerarchie precostituite.
Se si intende celebrare il paese rivalutando, censendo e valorizzando il patrimonio culturale, storico- artistico e ambientale di Cittanova, ripensandolo anche da un punto di vista urbanistico e paesaggistico, se si intende ricreare legami fisici e ideali tra il paese, i suoi monumenti e il suo paesaggio, le Chiese, i palazzi, gli archivi ma anche le fiumare, noi diciamo: Bene! Anzi benissimo! Per noi, certo, nulla di nuovo!
Saremmo felici e lusingati di discutere, con tanti esperti illustri, di idee, visioni, progetti, per i quali da anni ci spendiamo senza riserve… Noi siamo qua!
Idee ne abbiamo e anche tante, abbiamo progetti e soluzioni per realizzarli, lo dimostrano le iniziative che portiamo avanti da anni, le sperimentazioni, i convegni, i libri pubblicati e i progetti realizzati.
Altri ancora sono già pronti e cantierabili e coinvolgono tutto il tessuto urbano, andando proprio nella direzione prospettata dall’illustre Professore.
Questo vogliamo dire: siamo qui e siamo disponibili, siamo pronti, noi come sicuramente tanti altri, a offrire il nostro contributo, a patto che vengano riviste le regole e le “modalità di partenza”.
Il progetto di rilancio culturale di una cittadina non può essere riservato alle sole “associazioni satellite” di un’amministrazione comunale.
La prima Repubblica è finita e l’associazionismo “libero”, nel quale noi ci riconosciamo, può contribuire a pieno titolo e in maniera paritaria all’azione culturale e sociale senza dover rispondere a logiche di appartenenza.
Rilanciamo l’idea di una partecipazione collettiva al progetto 1618-2018 invitando l’Amministrazione a rivedere i passi finora fatti.
Come recita un vecchio adagio “nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa” quindi, quale migliore occasione di questa a cui tutti i cittanovesi possono contribuire con il loro sapere?
Per non lasciare che siano i “soliti noti”, presunti professionisti della cultura e della politica, i soli ideatori e promotori di questo grande evento collettivo, chiediamo a tutte le associazioni e ai cittadini interessati, di riunirci pubblicamente insieme per formulare una nuova proposta organizzativa da condividere con l’Amministrazione.

Associazione “pro-fondazione” Carlo Ruggiero