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Città-Regione dello Stretto, Cittadinanza Mediterranea esprime apprezzamento

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“Tuttavia siamo consapevoli che l’obiettivo potrà essere conseguito solo se le due aree riusciranno a mettere in campo azioni concrete e condivise”

Città-Regione dello Stretto, Cittadinanza Mediterranea esprime apprezzamento

“Tuttavia siamo consapevoli che l’obiettivo potrà essere conseguito solo se le due aree riusciranno a mettere in campo azioni concrete e condivise”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La decisione assunta dall’Amministrazione Comunale di Messina di avviare l’iter finalizzato ad ottenere l’inserimento dello Stretto di Messina tra i siti riconosciuti come “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco, serve a riproporre con rinnovato vigore il tema della costituzione della “Regione dello Stretto”, anche in considerazione del riconoscimento di Reggio Calabria come Città Metropolitana e delle iniziative del Governo regionale siciliano in tema di riforma degli enti locali, con la previsione dell’istituzione della Città Metropolitana di Messina. A tal proposito, si fa riferimento all’iniziativa “Stretti d’Europa (Rete E.S.I. -European Straits Initiative) avente come obiettivo prioritario il riconoscimento dell’identità dello “Stretto Europeo” nell’ambito delle politiche comunitarie e nazionali e l’inserimento della sua specificità nella programmazione dei Fondi strutturali per il periodo 2014-2020. L’iniziativa promossa da Pas de Calais e Kent, che ha visto l’adesione della Provincia Regionale di Messina e della Provincia di Reggio Calabria, oltre che delle autorità competenti degli stretti di Dover, Kvarken, Otranto, Finlandia, Fehrman Belt e Bonifacio, costituisce un riconoscimento istituzionale a carattere transfrontaliero, di una entità (lo Stretto) intesa come un unicum geografico, culturale, commerciale e biologico. Per tali motivi, Cittadinanza Mediterranea ritiene opportuno considerare la possibilità di formulare l’istanza di riconoscimento in una prospettiva più ampia che vede lo Stretto di Messina, unitamente agli altri “stretti”, parte di un unico “Stretto Europeo” caratterizzato da quelle “diversità” culturali e biologiche richieste ai fini dell’inserimento auspicato; senza trascurare che il coinvolgimento e l’azione congiunta di più Stati (Estonia, Finlandia, Svezia, Inghilterra, Francia, Albania, Germania e Danimarca) contribuirebbero, senza alcun dubbio, a rafforzare le ragioni dell’istanza avanzata.
Cittadinanza Mediterranea nell’esprimere apprezzamento per ogni iniziativa che abbia come obiettivo la nascita della Città-Regione dello Stretto (REME) è, tuttavia, consapevole che l’obiettivo potrà essere conseguito solo se le due aree riusciranno a mettere in campo azioni concrete e condivise, finalizzate innanzitutto a creare un collegamento stabile a carattere urbano, attraverso la creazione di un’azienda unica dei traporti, che unisca fisicamente le due sponde e contemporaneamente elaborare uno strumento (cultural planning) che sappia mettere in rete e valorizzare le comuni risorse identitarie di natura storica, culturale e scientifica (ad es. i Forti Umbertini, le Università, le strutture teatrali e museali). Così facendo, il risultato finale sarà un’area strategica cruciale in una prospettiva sempre più concreta di espansione del Vecchio Continente verso il Mediterraneo.
Avv. Demetrio Pecora
Presidente Città Metropolitana
(Cittadinanza Mediterranea)