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Città metropolitana, Cuzzocrea in Senato: «No al rinvio, si parta subito»

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Il presidente degli industriali reggini: «E’ necessario trovare un modo per garantire a Reggio Calabria l’accesso al PON nell’ambito della nuova programmazione comunitaria»

Città metropolitana, Cuzzocrea in Senato: «No al rinvio, si parta subito»

Il presidente degli industriali reggini: «E’ necessario trovare un modo per garantire a Reggio Calabria l’accesso al PON nell’ambito della nuova programmazione comunitaria»

 

 

Una delegazione di Confindustria Reggio Calabria, guidata dal presidente Andrea Cuzzocrea, è stata ascoltata dalla commissione Affari istituzionali del Senato in relazione all’emendamento che prevede il rinvio al 2016 dell’entrata in vigore della Città metropolitana. L’audizione si è tenuta a Palazzo Madama. L’organo parlamentare presieduto dalla senatrice Anna Finocchiaro ha ascoltato le osservazioni di Cuzzocrea, che ha consegnato alla commissione un dossier nel quale sono contenute argomentazioni sia di carattere tecnico-giuridico, sia di ordine politico e strategico.
Il massimo rappresentante degli industriali reggini ha affermato che «lo slittamento di due anni previsto dal ddl Delrio penalizza fortemente la città e la provincia di Reggio, escludendola di fatto dall’accesso ai finanziamenti pubblici previsti per il nuovo livello di governance. Siamo molto preoccupati – ha aggiunto Cuzzocrea – perché si rischia di andare incontro a una inaccettabile perdita di chance per un territorio e una realtà produttiva che, senza la vitale iniezione di investimenti riservata alle città metropolitane, peggiorerà ulteriormente le sue già allarmanti condizioni economiche».
Nel corso dell’audizione, il presidente di Confindustria ha espresso “perplessità” sulla ratio dell’emendamento che prevede il rinvio, «motivato innanzitutto dalla mancanza degli organi democratici di governo di Palazzo San Giorgio dopo lo scioglimento del consiglio comunale per contiguità mafiose. Ma entro maggio o, al più tardi, nel prossimo autunno, i reggini saranno chiamati a votare per eleggere la nuova amministrazione. E’ stato inoltre affermato che il provvedimento normativo sia una conseguenza delle gravissime condizioni economiche dell’ente, sottoposto a procedura di predissesto e, stando alle più recenti notizie che arrivano dalla Corte dei conti che ha bocciato il Piano di riequilibrio, vicino al default. Tuttavia altri comuni capoluogo di città metropolitane versano in condizioni di sofferenza finanziaria. Certo, Reggio Calabria è il caso-limite di un municipio vicino al collasso socioeconomico, ma non accedere alle ingenti risorse disponibili per il nuovo livello istituzionale significa condannarci definitivamente alla povertà e al sottosviluppo, facendo salire alle stelle tensioni sociali già altissime».
Cuzzocrea ha evidenziato come sia fondamentale «trovare un modo per garantire a Reggio l’accesso al PON riservato alle città metropolitane nell’ambito della nuova programmazione comunitaria. La Calabria è una realtà nella quale, storicamente, la classe dirigente ha palesato una grave incapacità di spendere i fondi europei. Partire in ritardo rispetto agli altri significherebbe non recuperare più il terreno perduto e arrivare al traguardo con dieci anni di ritardo rispetto agli altri».
L’audizione in Senato, ha commentato Andrea Cuzzocrea al termine dell’incontro, «rafforza il ruolo e l’autorevolezza istituzionale degli industriali reggini. E l’impegno in questa direzione non si ferma qui». L’associazione di via del Torrione, infatti, fa parte della rete confindustriale delle città metropolitane. Il prossimo 6 febbraio, a Firenze, i vertici di Confindustria Reggio Calabria saranno protagonisti della grande assise a cui prenderanno parte le massime autorità istituzionali dei territori metropolitani, per gettare le basi di una solida presenza del nostro territorio all’interno del grande network nazionale delle aree coinvolte in questo nuovo processo di governance locale.