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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Cinquefrondi, prosegue tour “No” di “Calabria Tricolore” Cascarano: "La Costituzione non può essere modificata a colpi di maggioranza e sotto dittatura dell'Europa"

Cinquefrondi, prosegue tour “No” di “Calabria Tricolore” Cascarano: "La Costituzione non può essere modificata a colpi di maggioranza e sotto dittatura dell'Europa"
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Prosegue a tappe forzate la battaglia a sostegno del no al referendum costituzionale portata avanti nell’ambito dell’intero territorio provinciale da Calabria Tricolore e che ha tra i promotori l’ex sindaco di Cinquefrondi Marco Cascarano, dirigente regionale dello stesso movimento e componente del Comitato per il no di Azione Nazionale. Una campagna quasi porta a porta che ha fatto tappa in diverse città quali Cinquefrondi, Gioia Tauro, Bovalino e Varapodio e che assevera tra le sue fila «sindaci, intellettuali, costituzionalisti e principalmente tanti giovani stanchi del sistema e della propaganda renziana» chiarisce Cascarano.

Una voce che si unisce a quella di un coro già nutrito che spazia dall’estrema sinistra all’estrema destra con in mezzo movimenti, associazioni e semplici cittadini mobilitati compattamente dalla campagna referendaria sotto le bandiere della contrarietà alla proposta di modifica targata Renzi-Boschi. «La Costituzione non può essere modificata a colpi di maggioranza e – rincara la dose Cascarano – sotto dittatura dell’Europa». L’appunto di Calabria Tricolore è che «non basta un si per far ripartire il Paese» quanto più «per far ripartire l’Italia non bisogna stravolgere la Costituzione, bensì applicarla nella parte dei principi fondamentali».

Una campagna intensa quella del movimento politico-culturale spesa attraverso convegni e manifestazioni per sensibilizzare gli elettori di destra a rigettare il quesito referendario: «Il 4 dicembre bisogna votare no per la difesa della Costituzione, per la sovranità popolare e per il bene del Paese; bisogna votare no per dare una lezione a tutti coloro i quali hanno approfittato e abusato della politica per raggiungere bassi interessi personali; bisogna votare no per il bene del popolo sovrano; bisogna votare no per cambiare pagina e per ripartire dalle donne e dagli uomini migliori» è stato il monito fermo e convinto ribadito ancora una volta dal giovane dirigente.