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Cinquefrondi appoggia evento “Non una di meno”

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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Ci sarà anche una delegazione dell’amministrazione comunale cinquefrondese sabato 8 marzo all’evento relativo allo sciopero globale delle donne previsto a Reggio Calabria come naturale prosecuzione della manifestazione di Roma dello scorso 26 novembre alla quale il Comune aveva già aderito. Una apposita delibera dello scorso fine febbraio, proposta dall’assessora Valentino, ha sancito la volontà dell’amministrazione di proseguire nel solco della lotta alla violenza di genere che secondo i dati Istat conterebbero in migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate ed addirittura in quasi 7 milioni quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. “L’8 marzo sciopereremo insieme alle associazioni ed a coloro che hanno subito oppressioni, sfruttamento, sessismo, razzismo; condividendo i punti che le femministe italiane di “Non Una Di Meno” hanno proposto” è stato il commento della nota stampa dell’amministrazione comunale confermato dalla stessa Gabriella Valentino: “Questo sciopero è una risposta alla violenza maschile contro le donne che non può essere repressiva ed emergenziale ma riguarda i retaggi strutturali della nostra società. Vogliamo costruire una cultura del consenso, partendo dalle scuole affinché impartiscano una giusta educazione nel contrasto alla violenza di genere”. Concetto avvalorato dalle parole del sindaco, Michele Conia, che ha voluto rimarcare le linee-guida della propria azione amministrativa e sociale: “La nostra Amministrazione che si sta caratterizzando sulla tematica delle pari opportunità e della lotta contro la violenza di genere, non poteva non aderire ufficialmente all’appello di movimenti e di “Non Una di Meno” e quindi supportare lo sciopero dell’8 marzo. Questa nostra azione – ha proseguito il sindaco – si lega alla scelta di dare la cittadinanza onoraria ad Annamaria Scarfò, introduzione nello statuto comunale della costituzione di parte civile per tutti i reati contro le donne, i progetti, su questo tema avviati nelle scuole e con il Servizio Civile. La costituzione della commissione e della consulta alle Pari Opportunità. Noi non abbiamo dubbi da che parte stare, sempre dalla parte dei diritti di tutte e tutti”.