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Ciclone travolge i “saggi” di Letta: truccavano i concorsi

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Denunciata anche la professoressa dell’ateneo di Reggio Calabria

Ciclone travolge i “saggi” di Letta: truccavano i concorsi

Denunciata anche la professoressa dell’ateneo di Reggio Calabria

 

 

C’è dentro il gotha dei costituzionalisti italiani, nell’inchiesta aperta dalla procura di Bari e svelata oggi da Repubblica. Denunciati con l’accusa di aver truccato i concorsi universitari sono cinque dei “saggi” scelti dal premier Enrico Letta per valutare le riforme alla Costituzione. E tra essi c’è anche Carmela Salazar, docente ordinario all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il nome della professoressa di diritto costituzionale è stato inserito nel giugno scorso nel consiglio dei 35 esperti chiamati ad affiancare il Governo. Dieci dei prescelti sono donne e anche per Carmela Salazar, che in passato ha insegnato anche all’Università Magna Graecia di Catanzaro è arrivato l’incarico prestigioso. Membro del Comitato scientifico della rivista “Nuove autonomie” e componente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti (AIC), dal 2004 svolge la sua attività di ricerca e didattica in riva allo Stretto dove attualmente insegna Diritto costituzionale e Diritto pubblico comparato nel corso di laurea magistrale quinquennale in Giurisprudenza. Ora però, arriva l’accusa di far parte di un “giro” di docenti che avrebbero truccato i concorsi per l’assegnazione delle cattedre universitarie.

Sono due, secondo quanto riferisce Repubblica, le selezioni dalle quali è scattata l’inchiesta: una riguarda la scelta di un docente ordinario di diritto costituzionale per coprire una cattedra dell’Università Europea di Roma e l’altra prevedeva l’attribuzione di un posto da associato a Macerata.

Insieme a Carmela Salazar sono stati denunciati anche Augusto Barbera e Giuseppe De Vergottini dell’Università di Bologna, Lorenza Violini dell’Università di Milano, Beniamino Caravita di Toritto della Sapienza di Roma. Ma nelle carte dell’inchiesta spuntano anche i nomi dell’ex Garante per la privacy Francesco Pizzetti e dell’ex ministro per le politiche europee Anna Maria Bernini.