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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Centrale a carbone di Saline, il Mir di Reggio scrive al senatore Scilipoti

“Se Lei vuole parlare a nome di un partito intero, si faccia allora il Suo partito, ma finché continuerà a far parte di un partito che non si identifica in quanto da lei affermato, è pregato di contattare i referenti locali che sono gli unici a conoscere realmente le condizioni dei loro territori e le problematiche economiche e sociali in essi presenti”

Centrale a carbone di Saline, il Mir di Reggio scrive al senatore Scilipoti

“Se Lei vuole parlare a nome di un partito intero, si faccia allora il Suo partito, ma finché continuerà a far parte di un partito che non si identifica in quanto da lei affermato, è pregato di contattare i referenti locali che sono gli unici a conoscere realmente le condizioni dei loro territori e le problematiche economiche e sociali in essi presenti”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Senatore Scilipoti,
in apertura del nostro comunicato ci teniamo a ricordarle cosa avvenne nelle elezioni politiche del 2013 in Calabria, quando lei fu eletto “dal popolo italiano” poiché inserito nella lista dell’allora PDL, oggi defunto. La storia la sappiamo entrambi, ma poche righe non guastano per riportare alla memoria quanto si verificò e cioè che Berlusconi, capo lista del PDL, si dimise scegliendo un altro collegio e lei, come per incanto, gli subentrò diventando senatore di questa amareggiata terra.
Senatore Scilipoti, anche se è da poco tempo che la conosciamo, abbiamo capito che lei è una brava persona, ma a volte si lascia prendere da una certa “rapsodia siciliana”, equivocando, da ultimo, sul caso Centrale a carbone.
A nostro modesto avviso, non può farsi strumentalizzare da chi fa terrorismo piscologico, anzi non è opportuno che si rivolga alla gente evidenziando di tutto di più sullo stato dell’arte di una centrale a carbone di cui siamo certi le sono stati offerti dati errati, in primis la bontà dell’opera; né tanto meno può sostenere certe tesi in nome e per conto di Forza Italia. E’ libero di dire tutto ciò che pensa ma a nome suo personale.
La sera della sua conferenza stampa, in quel di Saline, non vorremmo sbagliarci, ma lei si è lasciato avvolgere da soggetti disinformati, al punto da lasciare sgomento il popolo che le stava davanti (20 persone).
E ritorniamo “a coppe”: la sera della conferenza stampa il popolo dell’area grecanica, i sindaci dell’area grecanica, Legambiente, le famose “bandiere gialle” che avrebbero dovuto affiancare l’emerito Senatore eletto dal Popolo Italiano, che parlava a nome di Forza Italia, DOVE ERANO????
Caro Senatore, le abbiamo più volte consigliato, tramite le nostre risposte alle sue affermazioni, di correlare i suoi pensieri con quelli di una realtà locale ben presente e concreta. I suoi collaboratori forse non le forniscono una rassegna stampa completa?
Senatore creda a noi, non c’è più storia in questa cosa: il Tar respinge, ritenendolo IRRICEVIBILE, un altro ricorso contro il decreto di autorizzazione alla centrale a carbone.
Ha detto che presenterà un disegno di legge in Parlamento che ponga la Calabria come terra di agricoltura, archeologia e turismo, ma se non ricordiamo male, non disse la stessa cosa a Condofuri a maggio del 2013? E che ci vorrà mai!!!! Qui non possiamo attendere i suoi tempi e quelli di tutti coloro che fanno come Lei….qui si muore nel frattempo.
Vede, caro senatore, noi la memoria l’abbiamo lunga e ricordiamo tutte le promesse che ci vengono fatte, perché puntualmente disattese, come in questo caso.
Il Mir ha aderito al progetto politico di Forza Italia e, pertanto, ci sentiamo in diritto di dissentire da dichiarazioni strumentali e dall’uso smodato del politichese che non cade mai di moda……..purtroppo!
Se Lei vuole parlare a nome di un partito intero, si faccia allora il Suo partito, ma finché continuerà a far parte di un partito che non si identifica in quanto da lei affermato, è pregato di contattare i referenti locali che sono gli unici a conoscere realmente le condizioni dei loro territori e le problematiche economiche e sociali in essi presenti.
Non ce ne voglia senatore, ma d’altronde, a lei non possiamo fare una colpa se non riesce a capire quanto sia straziante osservare questa nostra terra, in coma da oltre cinquant’anni, grazie alla mala politica fatta di promesse e tradimenti.

M. I. R.
Coordinamento Provinciale RC