Centrale a biomasse in Sila, il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione parlamentare
Mag 15, 2013 - redazione
Chiede di sapere se la costruzione rispetti quanto sancito dalle linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per attivarsi affinchè venga assicurato il mantenimento delle peculiarità ambientali dell’altopiano della Sila, in modo che le produzioni agricole di qualità, la salute pubblica, le peculiarità paesaggistiche e naturalistiche della zona non vengano compromesse dalla costruzione dell’impianto
Centrale a biomasse in Sila, il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione parlamentare
Chiede di sapere se la costruzione rispetti quanto sancito dalle linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per attivarsi affinchè venga assicurato il mantenimento delle peculiarità ambientali dell’altopiano della Sila, in modo che le produzioni agricole di qualità, la salute pubblica, le peculiarità paesaggistiche e naturalistiche della zona non vengano compromesse dalla costruzione dell’impianto
Nella giornata di ieri il portavoce del MoVimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, Paolo
Parentela, ha presentato un’interrogazione alla Commissione Agricoltura, per valutare se la costruzione
della centrale a biomasse che dovrebbe nascere a Sorbo San Basile (CZ) rispetti quanto sancito dalle linee
guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per attivarsi affinchè venga
assicurato il mantenimento delle peculiarità ambientali dell’altopiano della Sila, in modo che le produzioni
agricole di qualità, la salute pubblica, le peculiarità paesaggistiche e naturalistiche della zona non vengano
compromesse dalla costruzione dell’impianto.
Insieme a Parentela hanno firmato l’ interrogazione tutti i Deputati M5S calabresi, i Deputati della stessa
commissione, nonché un gran numero di eletti nelle liste del MoVimento ed appartenenti ad altre
commissioni (in special modo alla commissione ambiente).
Già in campagna elettorale, Parentela aveva anticipato che avrebbe fatto di tutto, attraverso i lavori
parlamentari, per impedire la nascita della Centrale a due passi dalla Diga del Passante ed a pochi KM dal
Parco Nazionale della Sila.
La costruzione della centrale comprometterebbe la salubrità dell’aria silana, recentemente dichiarata tra le
più pulite d’Europa.
Ai danni di carattere ambientale si aggiungerebbero quelli, inevitabili, sulla salute pubblica provocati
dall’emissione di sostanze cancerogene causati da questo genere di centrali elettriche.
Non meno importanti i danni che la centrale potrebbe portare all’economia dell’altopiano silano: le diossine
immesse nell’ambiente dai cunicoli, potrebbero compromettere la qualità del Caciocavallo DOP e le
bellezze paesaggistiche della zona verrebbero rovinate dalla presenza di una costruzione proprio a due
passi dalla diga del Passante, tra i tratti più belli della Sila Piccola catanzarese, candidata ad entrare tra i
patrimoni universali dell’UNESCO.
Non solo semplice protesta per preservare l’ambiente, dunque, ma anche una visione di reale sviluppo
economico in prospettiva futura. La costruzione della centrale, infatti, porterà soltanto 56 posti di lavoro
(garantiti dal’Anz Power Srl, azienda committente per la costruzione e l’implementazione della centrale) a
fronte di ingenti perdite economiche per le aziende turistiche ed agricole presenti nel comprensorio.
“Spesso dietro un’apparente possibilità di creare lavoro, connessa alla costruzione di centrali come
quella di Sorbo – spiega Parentela vi è una vera e propria distruzione del territorio dal punto di
vista ambientale ed economico. A fronte di quei pochi posti di lavoro che la centrale garantirà,
quante aziende agricole e di ricezione turistica saranno costrette a chiudere?
I 120mila euro che l’Anz Power Srl verserà al comune di Sorbo San Basile sono una vera e propria
of esa al valore inestimabile della flora e della fauna silana, al nostro fantastico paesaggio (che
andrebbe difeso e tutelato come vuole la Costituzione) e ai cittadini calabresi che hanno deciso
saggiamente di investire in agricoltura e turismo.
Inoltre, quali saranno i costi ambientali ed economici delle 1500 tonnellate all’anno di rifiuti speciali
che la centrale produrrà anche alla luce dell’urgenza rifiuti in cui la Regione versa?
La Calabria ribadisce Parentela non ha bisogno di produrre nuova energia, la quale viene in gran
parte esportata considerando che, quella prodotta in Regione, soddisfa enormemente la domanda
della popolazione. Urge invece, puntare tutto sul risparmio energetico. Questo si che produrrebbe
sviluppo ed innumerevoli posti di lavoro!
Appare del tutto evidente che non esista motivazione logica alla costruzione della Centrale, se non
quella di favorire i soliti centri di potere svantaggiando il vero sviluppo e il territorio”.
Il MoVimento Cinque Stelle, che da sempre ha appoggiato le istanze del Comitato No Biomassa di Sorbo
San Basile, continuerà a battersi affinché la centrale non venga costruita ed i portavoce in Parlamento
continueranno a farsi carico delle problematiche strettamente legate al territorio al fine di impedire che
continui ad essere devastato da scelte illogiche come la centrale a biomasse di Sorbo San Basile.