Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Catanzaro sta per perdere un altro importante centro istituzionale Gli uffici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo spostati a Reggio Calabria. La denuncia del consigliere provinciale Marco Polimeni

Catanzaro sta per perdere un altro importante centro istituzionale Gli uffici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo spostati a Reggio Calabria. La denuncia del consigliere provinciale Marco Polimeni
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Ennesima grave offesa ai danni al capoluogo di Regione: i cittadini catanzaresi stanno per perdere un altro importante centro istituzionale. Sta, infatti, per essere promulgato un Decreto ministeriale relativo all’articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che esclude Catanzaro e sposta tutti gli uffici di diretta collaborazione del Ministro per i beni e le attività culturali a Reggio Calabria. Rimarrà solo una Soprintendenza a Cosenza. Lo spostamento implicherebbe lo smantellamento degli uffici presso il Complesso San Giovanni di Catanzaro, recentemente riorganizzati per ospitare anche funzionari della Soprintendenza ai Beni Archeologici oltre che quelli ai beni architettonici. Soprattutto si smantellerebbe la sede della Direzione Regionale ubicata a Roccelletta di Borgia. Complessivamente si parla del taglio di oltre 40 tra dipendenti e collaboratori, e la cancellazione di un indotto che copre i territori di Catanzaro e Borgia.
Lo spostamento presso Reggio Calabria appare anche istituzionalmente immotivato visto che ivi sarebbero ubicati sia la sede del costituendo Polo Museale Regionale, del Museo di Reggio Calabria, della Soprintendenza ai Beni Archeologici e dei Beni Archivistici. Mentre la Soprintendenza ai Beni Architettonici e belle arti andrebbe a Cosenza.
Il decreto parla di una più “razionale distribuzione degli uffici dirigenziali di livello non generale tra le strutture generali”. Quello che proprio non riusciamo a capire, soprattutto guardando all’organizzazione del settore nelle altre Regioni, è perché altrove si registra la presenza della Soprintendenza ai beni archeologici o dei Segretariati Regionali nei capoluoghi di regione e la stessa sorte, nonché lo stesso rispetto, non debba toccare a Catanzaro. La deputazione parlamentare di ogni estrazione ideologica e partitica deve mobilitarsi per scongiurare l’ennesimo scippo al Capoluogo, forse siamo ancora in tempo.